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L'Uruguay è il primo paese al mondo a emettere banconote digitali

Economia
Piazza dell'Indipendenza a Montevideo, capitale dell'Uruguay (Getty Images)

La Banca Centrale ha lanciato un piano pilota attraverso un'applicazione per smartphone chiamata "e-Peso", che serve ad associare al telefono il denaro, che può essere passato direttamente da un utente all’altro

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L'Uruguay potrebbe essere il primo paese al mondo a emettere banconote digitali, grazie ad un piano pilota della Banca Centrale del Paese, attraverso l’applicazione per smartphone chiamata “e-Peso”. A riportarlo è il sito Cientochenta seguito anche dal quotidiano uruguagio El Payes. Diversamente dalle altre piattaforme di pagamento digitale, l’app non serve per le transazioni, ma per tenere banconote digitali associate al telefono da poter poi trasmettere direttamente da un utente all’altro.

Le banconote digitali

Le banconote digitali sono identiche a quelle cartacee: hanno un numero di serie e una firma e sono registrate nello stesso modo presso la Banca Centrale dell’Uruguay. La tecnologia, secondo i promotori del progetto pilota, rappresenterebbe un’opzione innovativa rispetto alla moneta di carta in quanto prevede l’emissione di banconote digitali che sono fornite ad una piattaforma di pagamento attraverso gli smartphone. Il sistema è in grado di trasferire banconote direttamente tra portafogli digitali, senza la necessità di avere un conto bancario. L’applicazione e-Peso è scaricabile da Google Play o Apple Store; una volta effettuata la registrazione e inseriti i dati personali e un codice pin, è possibile caricare le banconote digitali e cominciare a fruire del servizio.

I vantaggi

Le banconote digitali offrirebbero numerosi vantaggi, scrive "Cientochenta", in termini di sicurezza e capacità di monitoraggio. Ogni tentativo di falsificare una banconota verrebbe immediatamente comunicato alla Banca Centrale. In più la tracciabilità del denaro è totale, in quanto rilasciato direttamente dalla banca e ciò consentirebbe di combattere il riciclaggio di denaro o, in caso di perdita di un portafoglio digitale, di recuperarlo. Ci sarebbe, inoltre, una significativa riduzione dei costi legati alla stampa, al trasferimento e agli spazi di stoccaggio. In futuro gli utenti di questo servizio potrebbero interfacciarsi direttamente con altre piattaforme di pagamento e altri sistemi finanziari.