Il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che introduce, dal 1 gennaio 2018, la misura di contrasto alla povertà. Beneficio andrà da 190 a 490 euro. Dal 1 dicembre si possono presentare le domande. Ecco cosa prevede il provvedimento
Che cos’è
Il reddito di inclusione (Rei) è la prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà a vocazione universale. Prevede sia un beneficio economico, cui sarà possibile accedere da gennaio 2018, erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), sia un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.
A chi si rivolge
Nella prima fase, il Rei è destinato a 660mila famiglie, di cui 580mila con figli minori. Si tratta delle fasce di popolazione individuate tra le più bisognose, in continuità con il Sia (Sostegno per l'inclusione attiva) e l'Asdi (Assegno di disoccupazione), che il Rei andrà a sostituire in via espansiva. I beneficiari sono inizialmente individuati tra i nuclei familiari con: figli minorenni, figli con disabilità (anche maggiorenni), donna in stato di gravidanza, disoccupati che abbiano compiuto 55 anni.
I benefici economici
Il beneficio economico va da un minimo di 187,5 euro a un massimo di quasi 490 euro al mese. È concesso per un periodo massimo di 18 mesi e non potrà essere rinnovato prima di 6 mesi. In caso di rinnovo, la durata è fissata in 12 mesi. In ogni caso, il beneficio per ogni nucleo familiare non potrà essere superiore all'assegno sociale (valore annuo 5.824 euro). Se i componenti del nucleo familiare ricevono già altri trattamenti assistenziali, il valore mensile del Rei è ridotto del valore mensile degli stessi trattamenti.
I requisiti d’accesso
Potranno accedere al beneficio i cittadini italiani, i cittadini comunitari, i familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo, i titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria), che siano residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
La doppia soglia d’accesso
Per accedere al Rei il nucleo familiare deve avere un valore Isee non superiore a 6mila euro e un reddito equivalente non superiore a 3mila euro. Inoltre il valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non deve superare i 20mila euro e il patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non deve essere superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola).
Le domande
Le domande potranno essere presentate da dicembre. Il Comune raccoglierà la richiesta, verificherà i requisiti di cittadinanza e residenza e la invierà all'Inps entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione. L'istituto, entro 5 giorni, verificherà il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconoscerà il beneficio.