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Evasione fiscale, +300% di Iva non versata scoperta nel 2017 da GdF

Economia

In occasione dell'anniversario della fondazione delle Fiamme Gialle sono stati diffusi i dati relativi all'attività dei primi 5 mesi dell'anno. In crescita anche i casi di evasione internazionale e dei sequestri legati alla normativa antimafia

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Nella giornata di mercoledì 21 giugno la Guardia di Finanza celebra a L'Aquila il 243esimo anniversario della sua fondazione, con una cerimonia che vede presenti, oltre al comandante generale del corpo Giorgio Toschi, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Un'occasione nella quale quale sono stati diffusi anche alcuni dati riguardanti l'attività delle Fiamme Gialle nei primi 5 mesi del 2017.

Impennata dell'Iva evasa

I numeri comunicati hanno evidenziato alcune importanti tendenze: nel periodo gennaio-maggio 2017 si è infatti registrato un aumento del 300% dell'Iva evasa dagli evasori totali rispetto agli stessi mesi del 2016: è stata toccata la cifra complessiva di 3,5 miliardi di euro, quasi il quadruplo dei 900 milioni dell'anno precedente. Una crescita legata anche, secondo la Guardia di Finanza, al "piano denominato 'Omesse comunicazioni Iva' che i reparti del corpo stanno portando avanti su tutto il territorio nazionale, nei confronti di quegli operatori che, invitati a regolarizzare la propria posizione fiscale, non hanno risposto o non si sono ravveduti".

Numeri in crescita

Altri dati che evidenziano degli incrementi sono quelli dei casi di evasione fiscale internazionale, giunti a quota 339, il 67% in più rispetto ai primi cinque mesi del 2016, tra fittizie residenze, occultamento di patrimoni e disponibilità all'estero e altri stratagemmi miranti a portare oltre confine i redditi realizzati in Italia. In aumento poi il numero dei datori di lavoro verbalizzati per l'impiego di manodopera irregolare o in nero (crescita del 54%), dei responsabili arrestati per reati fiscali (più 27%), degli evasori totali scoperti (più 12%) e delle verifiche e dei controlli conclusi (più 25%). Un impennata del 198% è stata infine registrata nei sequestri ai soggetti fiscalmente pericolosi ai sensi della normativa antimafia applicata ai reati fiscali, con un valore che è passato dai 97,5 a 290 milioni.

Il ringraziamento delle istituzioni

Cifre che evidenziano l'impegno costante della Guardia di Finanza, riconosciuto ai più alti livelli istituzionali. "In questa solenne circostanza desidero esprimere alle donne e agli uomini della Guardia di Finanza la riconoscenza della Repubblica per il loro impegno nella difesa dei principi di giustizia e legalità - ha scritto in una nota il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - il contrasto di un ampio spettro di infiltrazioni criminali, dalle frodi negli appalti all'evasione fiscale, dalla corruzione alle truffe sull'utilizzo dei fondi pubblici è stato condotto con rigore e professionalità”.