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Gli italiani comprano di più su internet, ma i negozi resistono

Economia
Shopping in città (Getty Images)

Secondo la Global Survey di Nielsen Connected Commerce, l'87% degli italiani fa acquisti online, ma l'acquisto di persona resta indispensabile per gli alimentari

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La promessa di Amazon Go di rendere più veloce alla spesa al supermercato potrebbe essere un ulteriore vantaggio per i negozi fisici, minacciati dalla dilagante mania dello shopping online. Infatti, secondo la Global Survey di Nielsen Connected Commerce, l'87% degli italiani che usano internet fa acquisti online. Gli acquisti fisici nei negozi comunque resistono e sembrano indispensabili soprattutto quando si ha bisogno di cibi freschi.

 

Cosa compriamo online - In un confronto fra le varie categorie di prodotti e i luoghi di acquisto, gli italiani preferiscono comprare online soprattutto viaggi (47%), ma anche libri e supporti musicali (sempre 47%). Seguono gli articoli di moda e abbigliamento col 40% delle preferenze. Sono in pochi, invece, a ordinare su internet vino e alimentari: rispettivamente l'11% e il 12%; per gli alimenti freschi la quota scende al 6%.

 

 

 

 

 

 

Garanzie per gli alimenti - Le strategie per sviluppare maggiormente l'acquisto di alimenti freschi online passano dalla possibilità per il consumatore di avere garanzie sulla qualità dei prodotti. L'indagine Nielsen spiega come il 32% del campione richieda il rimpiazzo gratuito del prodotto con la spesa successiva nel caso in cui l'alimento non risponda alle sue aspettative. Le preoccupazioni sulla qualità e freschezza dei cibi si traducono in una particolare attenzione alle informazioni dettagliate riportate dalle etichette, che costituiscono un ulteriore incentivo  all’acquisto online per il 27% dei partecipanti al sondaggio. Il 25% degli intervistati evidenzia invece l’importanza di conoscere per quanto tempo saranno freschi i prodotti dopo la consegna.

 

Digitale e fisico sempre più vicini - "Ci troviamo davanti alla sfida di dover considerare che i confini tra digitale e fisico risultano sfuocati - ha dichiarato in una nota Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia - Si passa dalle recensioni online del prodotto, alla lettura di volantini, al passaparola e a quanto si può trovare fisicamente nello store da parte del personale addetto alla vendita. Si tratta di strumenti a cavallo tra la spesa fisica e quella virtuale".

 

La missione della Gdo - Secondo Fantasia, ora la palla passa alla grande distribuzione. "L’obiettivo che ci si pone attualmente deve essere quello di favorire l’engagement e la soddisfazione di chi fa shopping attraverso molteplici passi durante il percorso d’acquisto. Solo in questo modo si può sostenere la propensione al consumo del cliente, che deve essere sempre più accompagnato nella sua esperienza di shopping". Secondo l'indagine Nielsen gli italiani stanno sperimentando soluzioni tecnologiche all'interno della Gdo: il 24% degli intervistati utilizza le casse self-service, il 13% lo scanner per evitare code, l'11% ordina i prodotti con consegna a domicilio, mentre il 10% ricorre a coupon e sconti online.

 

Cercasi disperatamente QR code - Questi dati dimostrano che la tecnologia utilizzata dal distributore può costituire uno strumento di avvicinamento dei consumatori al mondo virtuale. Infatti, il 69% degli intervistati dichiara che utilizzerebbe il QR code da cellulare se fosse disponibile per avere ulteriori informazioni sui prodotti. Il 68% userebbe invece scaffali virtuali per ordinare i prodotti tramite smartphone, mentre il 66% scaricherebbe l'app del negozio per ricevere offerte mentre si trova nel punto vendita.