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Un gas stabile, inodore e insapore: cos'è l'argon

Cronaca
Il gas argon viene utilizzato anche per la fabbricazione dell'acciaio (archivio Getty Images)

L'elemento chimico "nobile" diventa tossico quando ristagna in grandi quantità in ambienti chiusi. È utilizzato in tanti settori, dalla saldatura dei metalli alla conservazione dei vini fino all'estinzione di incendi

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Estremamente stabile, inodore e insapore. Sono queste le caratteristiche dell'argon, il gas che ha intossicato e ucciso due dipendenti dell'Archivio di Stato di Arezzo.

Le caratteristiche dell'argon

Da un punto di vista chimico, l'argon è considerato dagli studiosi un gas "nobile". È due volte e mezzo più solubile in acqua dell'azoto, che ha circa la stessa solubilità dell'ossigeno. Questo gas è utilizzato in tantissimi settori: dalle saldature di particolari metalli, alla fabbricazione dell'acciaio, fino ad arrivare alla chirurgia o alla fisica, in cui è usato per la misurazione delle oscillazioni dei neutrini.

Utilizzo diversificato

La sua "versione alimentare" è utilizzata nella conservazione dei vini, in particolare per mantenerne inalterate le qualità. Le sue caratteristiche, infatti, lo rendono preferibile all'azoto, perché più di quest’ultimo riesce a proteggere i prodotti dall’aria. Per gli organismi l'argon non è di per sé tossico, tranne quando elevate quantità del gas ristagnano in ambienti chiusi e saturano l'aria, impedendo così la respirazione. Al punto che viene impiegato per estinguere gli incendi grazie al suo effetto "asfissiante".