Niente più darkweb, le droghe si comprano sui social e via messaggio

C’è un filo diretto che lega le dosi di crack a basso prezzo a un mercato sempre meno nascosto, ma soprattutto, sempre più capillare e accessibile. Se il primo fenomeno era emerso con la presentazione della Relazione al Parlamento 2025 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, il secondo punto arriva fin dalle prime pagine dell’European Drug Report 2025 dell’Euda . Per comprendere la situazione della droga in Europa, quindi, basta restare a galla nella rete, senza immergersi troppo nel profondo. “Le ricerche indicano che gli acquirenti e i venditori considerano i social media più attraenti delle reti oscure, perché facilitano le transazioni rapide e convenienti, sia di persona sia attraverso i pagamenti online, la consegna diretta o l’utilizzo di punti di raccolta”. Piattaforme note, quindi, senza dover ricorrere a particolari abilità da hacker anche per le reti criminali che utilizzano inoltre i social media per reclutare e sfruttare gli adolescenti come facilitatori di basso livello in vari aspetti del commercio di droga, tra cui la vendita al dettaglio, il traffico transfrontaliero e l’intimidazione o la violenza mirata. Una prospettiva già indicata anche per il mercato europeo della cocaina quando, nel 2022, l’Euda e l’Europol avevano avvertito: “Occorre interrompere la distribuzione online di cocaina. I canali digitali per l'approvvigionamento di cocaina sembrano svolgere un ruolo sempre più importante. Sebbene l'ecosistema del mercato darknet abbia subito una sostanziale interruzione, sono necessari sforzi costanti. È ora necessario concentrarsi maggiormente sull'offerta tramite piattaforme di messaggistica istantanea e social media”, scrivevano. Il mondo digitale delle droghe sintetiche Un cambiamento che oggi coinvolge soprattutto le nuove sostanze sintetiche. L'MDMA viene spesso scambiata online su una vasta gamma di piattaforme, tra cui i mercati darknet, il web di superficie e le piattaforme di social media. Negli ultimi anni, tuttavia, i social media e le applicazioni di messaggistica istantanea sono diventati canali particolarmente dinamici attraverso i quali l'MDMA viene venduta ai consumatori. Il crescente sfruttamento di queste piattaforme è probabilmente legato all'obiettivo di raggiungere una popolazione più ampia di consumatori. Piccole quantità vendute online vengono spesso spedite tramite posta o pacchi dai Paesi dell'UE ai mercati di consumo in Europa e nel mondo, e le criptovalute vengono frequentemente utilizzate per regolare queste transazioni online. È un trend che emerge dalla relazione congiunta di Euda ed Europol sulla diffusione della sostanza chimica che molti continuano a chiamare ecstasy. La minaccia del fentanyl e dell’ecstasy E nel campionario non può mancare il fentanyl. Nel Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici, presentato dal Dipartimento per le politiche antidroga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio, è chiaro che anche qui il monitoraggio è rivolto non solo al deep web, ma anche alla parte superficiale della rete. “Una delle principali piazze di spaccio del fentanyl e delle nuove e altrettanto pericolose sostanze psicoattive è il web. In tale luogo virtuale di promozione e vendita le sostanze vengono recapitate direttamente al domicilio degli acquirenti in piccoli plichi postali anonimi, rendendo possibile una fruizione autonoma e incontrollata delle stesse. Tale modalità di vendita mette in contatto senza intermediari il distributore e l’utente finale, esponendo quest’ultimo a un costante rischio di intossicazione acuta, data anche la sua inconsapevolezza della concentrazione e composizione del prodotto acquistato”, si legge nel Piano. C’è anche una convenienza, conferma l’Europol, sulle stime che derivano dal monitoraggio di oltre 8.000 spazi di vendita nel dark web e i dati sui prezzi disponibili per 1312 offerte di pastiglie di ecstasy e 977 offerte di MDMA in polvere o cristalli. Nel complesso, i prezzi al dettaglio sul darknet sembrano essere più bassi rispetto al mercato fisico, in particolare per le compresse. Ad esempio, una compressa contenente 144 milligrammi di MDMA costerebbe in media 1,44 euro sul darknet, mentre i prezzi offline variano tra 4 e 19 euro. Tuttavia, come conferma la stessa ricerca, solo il 13% degli utenti europei di MDMA dichiara di acquistare sul dark web, mentre il 7% utilizza social media o app di messaggistica . Se la droga si muove ormai tra social e messaggistica, non è solo un segno di ingegno criminale, ma il sintomo di un disagio più profondo: quello di un’Europa connessa, ma sempre più fragile.

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Alessandro Cappai