Già facente parte del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia e attuale Dirigente di ricerca, Florindo succede a Carlo Doglioni. "Il mio impegno sarà quello di rafforzare l'Ingv con azioni concrete", ha detto, aggiungendo che il suo primo obiettivo sarà "il potenziamento delle reti di monitoraggio, con l'adozione di tecnologie all'avanguardia per una risposta sempre più tempestiva ai rischi naturali"
Fabio Florindo è il nuovo presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Una lunga carriera all'interno dell'Ingv e di rilievo internazionale, Florindo succede a Carlo Doglioni. Lo rende noto lo stesso ente dopo la nomina da parte della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. "Il mio impegno sarà quello di rafforzare l'Ingv con azioni concrete che ne consolidino il ruolo di eccellenza scientifica a livello globale", ha dichiarato il neo presidente dell'Ingv. Tra le priorità del suo mandato indica "il potenziamento delle reti di monitoraggio, con l'adozione di tecnologie all'avanguardia per una risposta sempre più tempestiva ai rischi naturali".
Ingv: "Carriera di prestigio e comprovata leadership"
"Con una carriera di alto prestigio internazionale e una comprovata leadership scientifica, Fabio Florindo si prepara a guidare l'Ingv con uno sguardo all’eccellenza e all’innovazione, consolidando ulteriormente la posizione dell’Istituto come punto di riferimento globale nel campo delle Geoscienze", si legge nella nota dell'Ingv. Florindo, Laureato in Scienze Geologiche e con un PhD in Geofisica conseguito presso l'Università di Southampton (Regno Unito), "ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno dell’Ingv, dove attualmente è Dirigente di Ricerca".
Florindo: "Obiettivo potenziare reti monitoraggio"
“Il mio impegno sarà quello di rafforzare l’Ingv con azioni concrete che ne consolidino il ruolo di eccellenza scientifica a livello globale”, ha dichiarato il neo presidente. “Tra le mie priorità vi è senza dubbio il potenziamento delle reti di monitoraggio, con l’adozione di tecnologie all’avanguardia per una risposta sempre più tempestiva ai rischi naturali”. Attraverso progetti interdisciplinari e collaborazioni internazionali strategiche, l’Ingv mira ad affrontare le sfide globali legate ai cambiamenti climatici e ai processi tettonici e vulcanici. “Grazie a queste e molte altre iniziative”, ha aggiunto Florindo, “l’Ingv continuerà a essere un punto di riferimento nella ricerca sulle Scienze della Terra, contribuendo in modo significativo alla sicurezza e alla comprensione del nostro pianeta”.
Bernini: "Congratulazioni a Florindo, una garanzia"
“Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Fabio Florindo, nuovo Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv)", si legge in una nota della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. "La sua competenza, il profilo internazionale e la passione di scienziato rappresentano una garanzia per affrontare le sfide di un incarico così strategico”. E aggiunge: “Desidero ringraziare il presidente uscente, Carlo Doglioni, per l’eccellente lavoro svolto”.
La carriera
Associato di ricerca all’ISMAR-CNR e al Centro Oceanográfico de Registro Estratigráfico dell’Università di San Paolo, Brasile, dal 2022 Florindo ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell'INGV e ha ricoperto l'incarico di Presidente ad interim. Geofisico conosciuto a livello internazionale, è Principal Investigator di numerosi progetti di ricerca internazionali di grande rilevanza, tra cui il progetto Andrill, che ha coinvolto istituzioni di Italia, Germania, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti. Molte sue ricerche sono state pubblicate su riviste di settore. A livello internazionale, Florindo è stato insignito di vari riconoscimenti tra cui quello dell'American Geophysical Union (AGU) lo ha premiato per il suo contributo alla comunità scientifica e lo ha eletto Fellow dell'AGU. È membro dell'Academia Europaea e ha ricevuto il titolo di Doctor of Science dall'Università di Southampton per il suo contributo significativo alla ricerca geofisica. Inoltre, il suo contributo al programma di ricerca scientifica in Antartide è stato riconosciuto con la National Science Foundation Antarctic Service Medal, un’importante onorificenza del programma americano per il servizio reso nella regione.
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