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Capodanno in Piazza Duomo a Milano, si indaga su almeno 5 casi di aggressione

Cronaca

A rivelarlo è la testata belga Sudinfo, nel giorno in cui la giovane belga prima accusatrice è stata interrogata, alla presenza di due agenti della polizia di Milano

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Oltre alla studentessa di Liegi e alcuni suoi amici ci sono "anche due giovani inglesi" tra le vittime delle aggressioni di Capodanno in Piazza Duomo a Milano. A rivelarlo è la testata belga Sudinfo, nel giorno in cui la giovane belga è stata interrogata, alla presenza di due agenti della polizia di Milano. I due inglesi sono "una ragazza e il suo compagno, che avevano incontrato i sei ragazzi di Liegi a Milano, nel pomeriggio del 31 dicembre, e avevano simpatizzato con loro. I due si sono presentati alla polizia e hanno sporto denuncia", scrive la testata francofona belga.

La denuncia

"Ero atterrita, sono stata trascinata da una parte all'altra da un fiume di uomini, erano 30 o 40 in tutto e non riuscivo ad uscire". Con queste parole, in modo molto preciso anche se ancora visibilmente provata, la studentessa belga, che nei giorni scorsi ha portato alla luce le violenze di Capodanno in piazza Duomo a Milano, ha messo a verbale quei minuti da "incubo". 

Alla sua denuncia, raccolta con un verbale a Liegi dove la 20enne vive, e davanti anche agli investigatori della Squadra mobile milanese, se ne è aggiunta oggi un'altra di una donna italiana, residente in Lombardia. E ciò mentre la Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, indaga su almeno cinque casi in totale di presunti abusi sessuali e nelle forme delle "molestie collettive" della "taharrush gamea". In pratica, lo stesso sistema adottato anche nel capodanno 2022, sempre a Milano, da decine di ragazzi con le vittime accerchiate e aggredite e che subirono violenze terribili, temendo anche di morire nella calca. Così come la studentessa sentita oggi, anche lei "toccata ovunque" e "senza fiato" in quei momenti "infiniti". La 20enne di Liegi, che era con cinque amici (anche loro, così come di nuovo lei, saranno presto ascoltati con ordine di investigazione europeo), ha individuato anche il punto esatto in cui sarebbe avvenuta l'aggressione, ossia all'imbocco della Galleria vicino piazza Duomo. E che coincide coi filmati analizzati dalla Squadra mobile nelle indagini coordinate dall'aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo. Nelle immagini si vede un movimento "caratteristico e ondulatorio", quello del "muro umano" mentre mette in atto gli abusi, come forma di disprezzo verso le donne. Attraverso gli album fotografici, gli investigatori stanno cercando di dare un volto e un nome agli aggressori e, mentre va avanti il lavoro di identificazione, l'ipotesi è che alcuni possano essere gli stessi che poco prima quella notte hanno insultato lo Stato italiano e le forze dell'ordine, come documentato da video finiti sui social.

Le aggressioni

Oltre all'italiana, che ha già denunciato ed è stata sentita, un altro caso riguarda una coppia di emiliani: la donna sarebbe stata aggredita e sarà ascoltata assieme al compagno. Da identificare, inoltre, un'altra presunta vittima, una sudamericana che aveva raccontato alle forze dell'ordine gli abusi, ma poi si è resa irreperibile. Verifiche sono in corso, tra visione delle immagini e ricerca di testimoni, anche su un episodio che riguarda una coppia di inglesi, riportato dal quotidiano on line belga Sudinfo, lo stesso che per primo aveva raccolto il racconto della connazionale. Si tratta di due giovani che avevano incontrato i sei ragazzi di Liegi a Milano, nel pomeriggio del 31, e avevano trascorso con loro quelle ore. Gli inquirenti sono al lavoro per raccogliere la denuncia presentata in Inghilterra. Mentre alcune vittime saranno sentite a partire dalla prossima settimana nell'inchiesta sulle violenze sessuali di gruppo, gli inquirenti lanciano un appello e chiedono a chiunque abbia subito molestie quella notte, o ritenga di aver visto qualcosa in questo senso, di rivolgersi alle forze dell'ordine o alla Procura. I casi al vaglio potrebbero presto aumentare. Per Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale milanese della Lega, "è importantissimo indagare a fondo su quanto successo e l'ipotesi che si sia trattato di 'taharrush gamea', come segnalato dagli inquirenti, allarma tantissimo". Questo fenomeno, ha aggiunto l'europarlamentare, "nato nei Paesi islamici e che poi si è diffuso purtroppo anche in Europa a partire dal Capodanno di Colonia del 2015, prevede molestie sessuali di massa nei confronti delle donne. È veramente preoccupante che Milano - ha concluso - dopo le testimonianze terribili delle ragazze abusate nel 2022, sia diventata, di nuovo, preda di queste violenze inaccettabili". 

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