Come funziona il test di evacuazione nei Campi Flegrei

Un’esercitazione per testare il rischio vulcanico della caldera dei Campi Flegrei, a Napoli, mancava dal 2019. In quell’occasione la partecipazione fu davvero scarsa. E così è stato anche all’esercitazione per il rischio bradisismico, che prevede il semplice allontanamento delle persone dalle case in zona sismica, ma non l’evacuazione e il trasferimento in altre regioni. Si tratta della seconda grande esercitazione per quanto riguarda il rischio vulcanico, la prima dopo l’approvazione del piano aggiornato con le nuove vie di fuga. “Exe Campi Flegrei 2024” vede coinvolto il sistema di Protezione Civile, forze dell’ordine, istituzioni sanitarie, centri di competenza e ferrovie, oltre alle Regioni, Province e Comuni interessati. Il test prevede tre giorni di attività, 72 ore, cioè il tempo stimato per far sì che la popolazione interessata abbandoni la zona rossa in caso di pericolo di eruzione imminente. Le prime 12 ore occorrono ai cittadini per prepararsi e per predisporre le misure di regolazione del traffico; in seguito, 48 ore per la partenza, contemporanea ma con destinazioni e rotte diverse, di tutta la popolazione secondo un cronoprogramma definiti nei piani comunali; le ultime 12 ore sono invece il margine di sicurezza per la gestione di eventuali criticità e per consentire l’allontanamento anche degli operatori del sistema di protezione civile. Il test è iniziato il 9 Ottobre e termina il 12 ottobre con una prova estesa alla popolazione generale. Nelle prime due giornate, si è testata la macchina organizzativa e la messa in sicurezza di beni culturali. Nel pomeriggio dell’11 Ottobre, con l’invio del messaggio “It Alert” sui telefoni cellulari alle ore 17, si è testato il meccanismo di comunicazione con la popolazione di un eventuale passaggio in una situazione di allerta rossa e l’inizio dell’allontanamento della popolazione. E qui si entra nel vivo, arrivando quindi al 12 Ottobre. 1600 person si sono registrate per partecipare al test di allontanamento su una popolazione interessata, tra area rossa e gialla, di 1 milione e 300mila abitanti. Come funziona la prova di evacuazione I cittadini che si sono iscritti rappresentano il campione dei sette Comuni della zona rossa flegrea: Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Marano e Giugliano in Campania. Alle 9 raggiungono le “aree di attesa”, che sono consultabili anche sui siti internet dei Comuni interessati. Possono raggiungere queste aree e prendere informazioni anche i cittadini che non si sono preventivamente registrati. Questi i luoghi: viale della Liberazione nel quartiere Bagnoli, via Leonardo Bianchi, nel parcheggio dell’ospedale Monaldi per il quartiere Chiaiano, via Gian Battista Marino per il quartiere Fuorigrotta e piazza Giovanni XXIII per il quartiere Soccavo. I cittadini salgono poi su autobus della Regione Campania e vengono accompagnati nelle aree di incontro: la stazione ferroviaria di Napoli Centrale per i cittadini che provengono da Pozzuoli e dai quartieri di Napoli Bagnoli e Soccavo; la stazione di Afragola per i cittadini del quartiere Fuorigrotta di Napoli e dal Comune di Marano; l’istituto don Diana di Giugliano per i cittadini di Bacoli e Monte di Procida; la stazione di Aversa per i cittadini di Quarto; la stazione di Villa Literno per i cittadini del Comune di Giugliano e per il quartiere Chiaiano di Napoli. Qui i cittadini volontari trovano punti informativi e presidi sanitari e vengono completate le procedure di registrazione per salire sui treni in partenza per le Regioni gemellate. Ma i treni non arrivano, ovviamente, a destinazione. I volontari vengono riportati alle aree di attesa. L’esercitazione, che inizia alle 9, finisce alle 13. Perché è importante partecipare È importante la partecipazione perché bisogna testare la risposta delle Protezione civile e anche perché è importante che le persone prendano consapevolezza. Il rischio è solo teorico, ma possibile, come detto più volte dagli esperti. “Sicuramente è un'area complessa – ha detto il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano - Ma questa complessità non è nata ieri e soprattutto non finisce domani".