La nuova frontiera della droga: nascosta negli zaini del food delivery

La nuova frontiera del traffico di droga: mimetizzare carichi di sostanze stupefacenti negli zaini del food delivery, magari mescolandosi al traffico del sabato sera. L’ultimo eclatante episodio viene da Napoli, zona orientale, quartiere di San Giovanni a Teduccio. I carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, diretti dal comandante Andrea Coratza, vengono a sapere che c’è un deposito di droga in uno dei palazzoni della zona. È hashish e proviene probabilmente dalla Spagna, che dopo essere stata stoccato lì sarebbe stato smerciato in varie piazze di spaccio della provincia di Napoli. Il sabato, vengono a sapere i carabinieri, è il giorno giusto per fare un blitz: arriva il carico. I militari si organizzano, quindi, ed entrano al piano terra del palazzo: sentono rumori, forzano la porta del deposito e lì trovano due persone intente a sistemare la droga, velocemente, in borse di vari tipi: tra queste, ce ne sono diverse con i loghi di aziende di food delivery. Alla vista dei carabinieri, attoniti, buttano le borse sul pavimento. Lo stupefacente era arrivato, presumibilmente, da pochi minuti: circa 190 chili, 2000 panetti. Una quantità non trascurabile che servirebbe a rifornire diverse piazze di spaccio in provincia di Napoli. Oltre alla droga, perquisendo le loro case – uno dei due abitava accanto al deposito – sono stati trovati circa 20mila euro in contanti e un pizzino con un numero telefonico, oltre a diversi smartphone. I rapporti con la camorra Entrambi i narcos, trentacinque e trent’anni, avevano piccoli precedenti per droga: non erano degli insospettabili, ma neppure ritenuti vicini o addirittura organici alla camorra. Alla luce di quello che è stato scoperto, ora si ritiene che avessero contatti in Spagna dove normalmente viene stoccato l’hashish proveniente dal Nordafrica e anche con la camorra: questa droga sarebbe stata smerciata non direttamente agli spacciatori finali, ma ad altri intermediari, in modo piramidale. Insomma: i due trentenni erano grossisti della droga, con un giro d’affari di un certo livello ed è quindi plausibile supporre che i loro clienti privilegiati fossero diversi gruppi camorristici della provincia di Napoli. La copertura offerta dagli zaini del food delivery – aziende che sono del tutto estranee a queste attività criminali – potrebbe essere stata blindata anche dal fatto che i familiari di uno dei due gestiscono una pizzeria: ovviamente si tratta di supposizioni, che le indagini chiariranno. Del resto, nel traffico cittadino del sabato sera è difficile che le forze dell’ordine fermino un rider: occasione ghiotta per i traffici illeciti. La droga negli zaini del food delivery: i precedenti Gli stupefacenti arrivano in Italia sempre allo stesso modo, più o meno: via terra, in auto con un doppio fondo o in camion che trasportano altro genere di merce; oppure via mare, occultati in container. Il passaggio più delicato è poi spacchettare i carichi e portarli a destinazione. E se a Napoli il quantitativo è più ingente, non è la prima volta che si utilizza questo stratagemma per eludere i controlli delle forze dell’ordine: è un sistema relativamente nuovo, ma già rodato, che ha iniziato a diffondersi durante il periodo del Covid, con il boom delle consegne a domicilio. A Catania, a fine luglio, è stato arrestato un corriere della droga che aveva utilizzato lo stesso stratagemma. A maggio, in zona Porta Venezia a Milano, un 35enne è stato sorpreso mentre consegnava hashish e marijuana utilizzando come copertura il motorino e lo zaino di una nota azienda di delivery. Nel 2021, a Milano, era stata arrestata una coppia che nascondeva dosi di droga in un borsone del food delivery. Fino a ora, le forze dell’ordine hanno scoperto singoli rider con piccoli quantitativi. Per la prima volta, invece, viene scoperto questo sistema a un livello più alto, una strategia utilizzata dalle organizzazioni criminali, uno dei tanti modi nei quali cambiano pelle e si adattano alla nostra economia in maniera velocissima e camaleontica.

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