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Fedez e Codacons, il rapper prosciolto dall'accusa di calunnia

Cronaca

Finita con il proscioglimento del cantante la vicenda legale che lo vedeva accusato di calunnia nei confronti del Codacons. Lo stesso li aveva a sua volta querelati per aver pubblicato un banner ingannevole sul proprio sito riguardo al coronavirus

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Quello tra Fedez e il Codacons è sempre stato un rapporto non proprio semplice. E questa volta il proscioglimento del rapper arriva a seguito dell’accusa di calunnia contro l’associazione di categoria per aver presentato una querela su un presunto banner ingannevole pubblicato nel 2020 sul sito in tema di coronavirus.

Tutto ebbe inizio nel 2020

Una vicenda legale che risale a qualche anno fa: il 17 aprile del 2020, infatti, il rapper aveva presentato una querela ai carabinieri per il banner ingannevole pubblicato. I legali di Fedez Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci insieme al pm Antonino Di Maio avevano dunque chiesto il suo proscioglimento dalle accuse anche a seguito della sua  - ne aveva fatto esplicita richiesta - audizione in aula per respingere gli attacchi del Codacons. Secondo cui, invece, la denuncia a loro da parte di Fedez, rappresentava una calunnia. La decisione del gup di Roma Marisa Moretto ha ufficialmente chiuso la questione.

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