Dal blog degli studenti al festival del libro: i giovani autori sugli Appennini

Firenzuola, comune dell’antica Romagna fiorentina, è una terra circondata da valli e montagne che imperlano il confine fra Emilia e Toscana. “È come se fosse un’isola in quota, perché la cifra della comunità di Firenzuola è sempre stata l’isolamento”, spiega Matteo Biagi, docente di italiano alle scuole medie del paese. Eppure nella biblioteca di Firenzuola, prima deserta, qualcosa si sta muovendo: “Si intravedono alcuni ragazzi e ragazze che anche in piena estate leggono, parlano e si incontrano”, racconta Biagi. Per il borgo toscano è una novità, nata nel salotto di un laboratorio di lettura, proseguita online con un blog di recensioni e culminata con un festival che ogni anno attira autori, editori e centinaia di lettori da ogni parte d’Italia sull’Appennino tosco-emiliano. Il segreto è che “i ragazzi hanno trovato “Qualcuno con cui correre” – spiega il docente, ideatore del progetto – che poi è il nome della nostra associazione culturale e, soprattutto, del nostro gruppo di lettura”. Qualcuno con cui correre Il romanzo di Grossman non c’entra niente. Quel nome era un espediente utile a Matteo Biagi per spiegare ad alunni e alunne, ormai dodici anni fa, che lettura è condivisione. Tutto nacque, per caso, fra le aule di una scuola media di Firenze dove il docente decise di dedicare – abitudine che, assicura, non ha mai perso – quasi la metà del monte orario alla lettura in classe. La prassi si tradusse presto in un laboratorio di lettura extracurricolare, che decise di non soccombere fra le gabbie scolastiche. “Finito il triennio, mi chiesero che il salotto letterario non terminasse. La richiesta mi commosse e allora aprimmo il blog online”. Su qualcunoconcuicorrere.org gli studenti iniziarono a scrivere di patriarcato, razzismo, disturbi della psiche e questioni di genere. Tutto quanto possa essere racchiuso fra le pagine di un romanzo per ragazzi. Ma ancora non bastava e in pochi anni gli alunni sono diventati autori o, meglio, curatori di libri. Nel 2018 è uscita “La fuga”, la prima raccolta di racconti curata dagli autori di Qualcuno con cui correre, che lega nove storie brevi selezionate dai ragazzi. “Hanno scelto gli autori, trovato un editore interessato e limato ogni racconto: è stato il culmine di un percorso pieno di soddisfazioni”. Ma, come in ogni storia di scuola che si rispetti, all’apice di quel rapporto educativo Matteo Biagi è stato trasferito in un altro istituto. Il festival che colora Firenzuola “Quando mi sono trasferito, ho trovato un contesto diverso – racconta Biagi – Firenzuola è un paesino senza librerie e i libri non sono il primo pensiero per nessuna famiglia. Qui, abbiamo “costruito” lettori dove non c’erano”. E il merito è stato, ancora una volta, della didattica della lettura. Prima in classe, poi fuori dall’aula. “Ai ragazzi di Firenzuola piace molto camminare e capitava di farlo assieme ai genitori, finché non è venuta un’idea: perché non presentiamo un libro al culmine dell’escursione?”. Così è nato il festival “Storie in cammino”: nel 2018 e nel 2019 le prime edizioni, rivolte a studenti, genitori e paesani. Poi, l’interruzione del Covid. “Nel 2021 dovevamo inventarci qualcosa, quindi abbiamo deciso di collegare al festival un premio letterario”. “La storia più importante” è il suo nome e premia i migliori libri per la fascia 11-14 dell’anno, selezionati da una giuria di cinque esperti e “dati in pasto” a gruppi di lettura provenienti da tutta Italia. “La cerimonia del 2021 è stata un successo, perché abbiamo invitato tutti e 12 i gruppi italiani coinvolti. Aveva cambiato completamente il volto del festival”. Che, d’un tratto, ha iniziato ad attirare attenzioni da tutta Italia. I numeri lo spiegano meglio: nel 2024 sono stati realizzati 24 eventi, invitati oltre dieci autori alla presenza di venti gruppi di lettura provenienti dal Trentino al Salento, per un totale di circa 600 persone ospiti. A consegnare il premio, il presidente della regione Eugenio Giani. Rete di libri “Per le nostre dimensioni è stato un evento molto grande – spiega Biagi – e in questo evento le “maglie rosse” hanno fatto tutto”. Le maglie rosse sono i circa 60 ragazzi di Qualcuno con cui correre che allestiscono i luoghi, organizzano gli eventi, preparano i viaggi degli autori e coordinano i gruppi di lettura. “Io servo solo a contattare gli editori”, scherza Biagi. Ormai il festival ruba la maggior parte del tempo e delle risorse all’associazione, su cui il mondo della letteratura per ragazzi ha iniziato a mettere gli occhi: nel 2019 sono stati invitati come ospiti al Salone del libro di Torino e, da anni, sono destinatari delle copie “staffetta” inviate dalle case editrici in anteprima. Ma il vero successo didattico, per Matteo Biagi, è la rete intessuta fra le pagine scritte: “Nascono amicizie e fidanzamenti, da Firenzuola a Mantova passando per Rimini e Vittorio Veneto, attorno ai gruppi di lettura. Anche solo metterli in contatto con altre comunità da tutta Italia è stato un successo”. Figuriamoci ripopolare una biblioteca deserta.

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