Detto il "Bill Gates britannico", l'uomo d'affari era finito al centro di un caso di frode di alto profilo e in giugno una giuria statunitense lo aveva prosciolto da tutte le accuse relative alla vendita della sua società di software a Hewlett-Packard nel 2011
C'è il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni, fondatore della multinazionale dell'informatica Autonomy, fra i sei dispersi nel naufragio della barca a vela avvenuto stamattina al largo delle coste siciliane. Lo riportano i media del Regno Unito. Detto il "Bill Gates britannico", Lynch era finito al centro di un caso di frode di alto profilo e in giugno una giuria statunitense lo aveva prosciolto da tutte le accuse relative alla vendita della sua società di software a Hewlett-Packard nel 2011. Angela Bacares, moglie del tycoon britannico, è invece tra le persone salvate dopo che la barca a vela Bayesian è affondata al largo della Sicilia. Lo riportano i media del Regno Unito, secondo cui l'imbarcazione risulta di proprietà dello stesso Lynch.
Il "Bill Gates britannico"
Soprannominato ''il Bill Gates britannico'', l'imprenditore informatico Mike Lynch risulta ancora disperso dopo il naufragio del veliero sul quale viaggiava insieme a 21 persone al largo di Palermo, in Sicilia. Uno dei pochi esempi di imprenditore britannico che ha creato un'azienda tecnologica globale, come scrive il Guardian, in realtà la sua storia è molto diversa da quella del fondatore di Microsoft. Meno di tre mesi fa, infatti, il 59enne è stato scagionato da 15 capi d'imputazione per frode negli Stati Uniti in relazione all'acquisto nel 2011 per 11,1 miliardi di dollari della sua azienda, l'Autonomy, da parte del gigante della Silicon Valley Hewlett-Packard. "Ho vari problemi medici che avrebbero reso molto difficile la sopravvivenza", ha detto Lynch al Sunday Times il mese scorso. "Se le cose fossero andate male, sarebbe stata la fine della vita come l'ho conosciuta in ogni senso", ha aggiunto facendo riferimento alla malattia polmonare di cui soffre.
Nato in Irlanda, Lynch è cresciuto vicino a Chelmsford, nell'Essex, dove sua madre lavorava come infermiera e suo padre come vigile del fuoco. Ha studiato fisica, matematica e biochimica alla Cambridge University, specializzandosi nel riconoscimento di pattern adattivi. La sua tesi di dottorato è, scrive il Guardian, uno dei pezzi di ricerca più letti nella biblioteca universitaria. Dopo aver lanciato alcune delle prime start-up tecnologiche, tra cui una specializzata in software per il riconoscimento automatico di targhe, impronte digitali e volti per la polizia, nel 1996 ha creato Autonomy.