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Host Airbnb si difende: mai usato frasi antisemite contro famiglia israeliana, un equivoco

Cronaca

L'uomo proprietario dell'alloggio è al centro delle polemiche per una frase antisemita che avrebbe scritto a una famiglia israeliana rifiutando la loro richiesta di prenotazione a San Vito di Cadore, nelle Dolomiti bellunesi. L'host, in un'intervista a Repubblica, ha spiegato la sua versione dei fatti: la risposta era destinata a un altro ospite che aveva problemi con la valvola del forno a gas ed è stata decontestualizzata

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“Nego categoricamente qualsiasi insulto antisemita”. L’host di un Airbnb a San Vito di Cadore, nelle Dolomiti di Belluno, torna a difendersi con un’intervista al quotidiano La Repubblica. L’uomo è da diversi giorni al centro di una polemica nata dopo la denuncia da parte di una famiglia israeliana che, al momento della prenotazione sul portale, si è vista negare l’alloggio e rispondere con una frase antisemita: “Potete restare nei forni a gas". Il proprietario dell’alloggio ha chiesto di restare anonimo anche perché, come lui stesso ha ammesso, qualcuno è riuscito a risalire al suo profilo e lo ha sommerso di minacce. La sua versione dei fatti è ben diversa da quella inizialmente ricostruita. “Ma quale insulto antisemita”, ha ribadito. Anche perché, “come potevo sapere la loro nazionalità?”.

La spiegazione dell’host

Le incongruenze in questa storia sono diverse. Stando alle parole dell’host, si tratta solo di un equivoco che trova soluzione in alcuni dati di fatto. “Si è detto che ho mandato un messaggio antisemita e subito dopo ho annullato la prenotazione. E’ accaduto esattamente il contrario - ha spiegato l’uomo - La prenotazione l’avevo annullata già il 18 maggio, per motivi logistici. L’altro messaggio invece è partito quattro giorni dopo, il 22”. L’altro elemento è la decontestualizzazione, sempre stando alle parole dell’host, della frase incriminata. “Stavo chattando con un altro ospite che mi chiedeva istruzioni sulla valvola del forno. Ho digitato la risposta in inglese: could be under the gas stove”. (“Potrebbe - sottinteso, la valvola - essere sotto il forno a gas”). Il messaggio è però finito per errore nella chat sbagliata, ovvero la conversazione di qualche giorno prima, non ancora archiviata da Airbnb, con la famiglia della prenotazione annullata.

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La nota di Airbnb

Anche il portale americano Airbnb è intervenuto sulla vicenda, sostenendo che si sia trattato di "uno sfortunato errore da parte dell'host". Quel messaggio sui forni a gas, hanno fatto sapere da Airbnb, "non era destinato a loro, ma a un altro ospite che soggiornava nella struttura e che stava chiedendo informazioni su come utilizzare un elettrodomestico". "Nel momento in cui l'ospite ha inviato un messaggio all'host per chiedere di prenotare la loro struttura - hanno spiegato - l'host, infatti, stava intrattenendo una conversazione con un altro ospite che soggiornava nella sua casa in merito all'utilizzo del fornello a gas nella struttura. L'host ha erroneamente inviato un'istruzione sul fornello all'ospite che aveva appena richiesto la prenotazione anziché al destinatario corretto, l'ospite che stava attualmente aiutando". Indipendentemente dalle circostanze, hanno aggiunto, "riconosciamo che questa sia stata un'esperienza profondamente spiacevole per l'ospite che ha ricevuto il messaggio e siamo stati in contatto con loro per fornire il nostro supporto. Siamo anche in contatto con l'host. Non tolleriamo la discriminazione, prendiamo seriamente le segnalazioni e continuiamo a far rispettare rigorosamente questa politica". Stando a quanto riportato da Repubblica, ora anche Airbnb ha ricostruito la vicenda e ha riabilitato l’host che era stato sospeso. 

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Le scuse dell’host

Nonostante si sia trattato di un equivoco, l’host ha affidato al quotidiano alcune parole di scuse nei confronti di tutti coloro che possono essersi sentiti offesi o discriminati. “Voglio scusarmi con la comunità ebraica se a causa di questo equivoco si è sentita offesa, ma anche io penso di aver diritto a delle scuse per quello che ho subito. Perché sono stato accusato di essere antisemita. E perché ora su questa non-notizia ora c’è addirittura un’interrogazione parlamentare”. L’uomo, a causa delle minacce subite, ha informato la Digos affinché indaghi sulla fuga di notizie e la violazione della sua privacy: “Immagini com’è difficile cercare di ristabilire la verità con questo clima e con una guerra in corso”.