In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Stati Generali della Natalità, il Papa: "Una madre non deve scegliere tra lavoro e figli"

Cronaca
©Ansa

Il pontefice è intervenuto al convegno dedicato al welfare familiare. Il calo della natalità va affrontato con "scelte istituzionali coraggiose" che permettano "alle giovani generazioni di realizzare i propri sogni", ha detto. Sul futuro del nostro Paese: "Senza bambini, l'Italia perde la sua speranza". Sui nonni: "Non scartarli, è un suicidio culturale". Assenti i ministri Giorgetti e Valditara dopo le contestazioni alla ministra Roccella

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Il calo della natalità deve essere affrontato "con lungimiranza. A livello istituzionale, urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine". Lo ha detto Papa Francesco agli Stati generali della natalità, all'Auditorium della Conciliazione di Roma. "C'è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni", ha detto il pontefice. Per questo motivo, serve "porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli, oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell'impossibilità di acquistare una casa".

Papa Francesco durante il discorso - ©Ansa

L'intervento di Papa Francesco

Uno scroscio di applausi ha accompagnato l'ingresso di Francesco sul palco. Prima di prendere posto, il pontefice ha ricevuto il saluto particolare di una bambina disabile. Poi è cominciato il suo discorso, alla presenza di tanti studenti in sala: "Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono. Sono l'egoismo, il consumismo e l'individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici". Il Papa ha ricordato che "in passato, non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell'inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a se stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l'esistenza delle persone e della società". Quindi, ha spiegato Francesco, "il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l'egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato". E allora "le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti. Questi non mancano. Mancano i figli", ha detto.

"Senza bambini l'Italia perde la sua speranza"

"Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro", ha aggiunto il Papa. "In Italia, ad esempio, l'età media è attualmente di 47 anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l'Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d'Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita".

Ai giovani: "Abbiate coraggio, andate controcorrente"

Il Papa ha poi chiesto ai giovani di avere "coraggio". "So che per molti di voi il futuro può apparire inquietante, e che tra denatalità, guerre, pandemie e mutamenti climatici non è facile mantenere viva la speranza. Ma non arrendetevi, abbiate fiducia, perché il domani non è qualcosa di ineluttabile: lo costruiamo insieme, e in questo "insieme" prima di tutto troviamo il Signore. Non rassegniamoci a un copione già scritto da altri, mettiamoci a remare per invertire la rotta, anche a costo di andare controcorrente", ha esortato Francesco.

"Anticoncezionali danno reddito, ma impediscono la vita"

"C'e un dato che mi ha detto uno studioso della demografia. In questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncettivi: uno distrugge la vita, l'altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto", ha affermato il Papa.

"Non scartare i nonni, è un suicidio culturale"

"Il futuro non si costruisce solo facendo figli. Manca un'altra parte importante, i nonni. Oggi c'è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. È cambiato un po' per la pensione, ma la tendenza è quella: scartare i nonni", ha detto il pontefice. "Per favore non dimenticare i nonni. I nonni soli, i nonni scartati. Questo è un suicidio culturale. Abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante", ha concluso. Francesco si è poi fatto un selfie finale con i giovani in platea: "Mi raccomando pregate per me, ma a favore, non contro", si è raccomandato suscitando sorrisi e qualche grido ("Viva il Papa!").

vedi anche

Il Papa incontra Albano e Lino Banfi: attore incoronato Nonno d'Italia

De Palo sulle contestazioni: "Fa più rumore l'odio dell'amore"

"Fa più rumore la guerra della pace, l'odio dell'amore, un gruppo di una ventina di contestatori" che quanti vengono per "lavorare tutti insieme, creare dialogo", ha detto accogliendo il Papa l'organizzatore della manifestazione, Gigi De Palo. "Ieri è stata una giornata molto difficile, e ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni che non si sono degnate di una parola di solidarietà nei confronti di questo evento, come se togliere la parola a un ministro fosse più grave che non toglierla a una madre o a ragazzi delle scuole", ha continuato De Palo.

leggi anche

Il Papa alla Biennale: "Venezia come i giovani, splendida e fragile"

Giorgetti e Valditara rinunciano

Assente invece il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Come si apprende da ambienti parlamentari, il titolare del Mef ha fatto questa scelta dopo le contestazioni di ieri, 9 maggio, nei confronti della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella (VIDEO). Anche il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, secondo l'Ansa, ha chiesto di non riproporre il suo videocontributo realizzato per l'evento.

vedi anche

Ministra Roccella contestata durante Stati Generali della Natalità

La quarta edizione

Gli Stati generali della natalità - alla sua quarta edizione, intitolata "Esserci - Più giovani più futuro" - rappresenta il più importante appuntamento dedicato ai temi della natalità e del welfare familiare, ma è anche un confronto con le personalità di spicco del mondo politico, economico, delle imprese e della società. In occasione della presentazione dell'evento, è stato anche pubblicato il rapporto "Esserci più giovani più futuro. Dai numeri alla realtà", realizzato in collaborazione con Istat.

leggi anche

Giubileo, il Papa chiede a governi amnistie o condoni di pena