Il viceispettore, 35 anni, è stato colpito da tre coltellate da un pregiudicato marocchino nei pressi della stazione. Ricoverato d'urgenza al Niguarda, è stato sottoposto a una operazione di sette ore durante la quale ha avuto cinque arresti cardiaci. Ora si trova nel reparto post operatorio dove le sue condizioni sono critiche ma stabili e rimane in prognosi riservata
È sedato dopo una serie di interventi che si sono conclusi alle 9.30 di stamani Christian Di Martino, 35 anni, il viceispettore delle Volanti di Milano accoltellato intorno a mezzanotte nei pressi della stazione di Lambrate da Hasan Hamis, un marocchino di 37 anni che è stato arrestato. Le tre coltellate, effettuate con un coltello dalla lama lunga 25 centimetri, lo hanno colpito al polmone, alla milza ed in pancia.
Operato per sette ore: ha avuto cinque arresti cardiaci
Durante l'operazione, durata sette ore, ha avuto cinque arresti cardiaci (sono state usate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma). Di Martino ha anche un edema polmonare. Gli interventi all'ospedale Niguarda sono serviti per ridurre la grave emorragia interna e cercare di preservare gli organi lesionati. Si trova nel reparto post operatorio dove le sue condizioni sono critiche ma stabili e rimane in prognosi riservata. È stato operato dal Trauma team dell'ospedale milanese da una équipe di medici specializzata in interventi d'urgenza.
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L'aggressione nella notte
Intorno alla mezzanotte tra mercoledì 8 e giovedì 9 maggio, la Polizia Ferroviaria aveva chiesto in aiuto l'intervento delle volanti della Questura di Milano per un uomo molesto e in forte stato di agitazione che, mentre si trovava presso i binari nella stazione ferroviaria di Lambrate, stava lanciando pietre contro i treni. Sono arrivante velocemente sul posto due pattuglie dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e l'uomo, un 37enne marocchino , in evidente stato psichico alterato e che ha opposto resistenza, è stato stordito dal taser ma la scarica non è stata efficace per via del giubbotto che indossava. Da lì è nata una colluttazione nel corso della quale lo straniero, che ha diversi alias in banca dati e precedenti per reati contro le persone e il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, ha colpito con un coltello Di Martino alla schiena.
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Chi è l'aggressore
Dagli accertamenti della Questura di Milano è emerso che l'aggressore di Di Martino, Hasan Hamism, è presente nella banca dati con numerosi alias. Ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona e fu condannato per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e di Ariano Irpino (Avellino). Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia da irregolare. A suo carico, il prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, poiché non c'era disponibilità di posti nel Cpr, era stata data esecuzione mediante Ordine del questore di Avellino di lasciare l'Italia entro sette giorni. Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. L'Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione al Consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva avuto riscontri dall'Autorità diplomatica marocchina. Il 5 maggio scorso, infine, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna.