Test ingresso medicina, si avvicina la prima data della prova: cosa sapere
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Manca meno di un mese alla prima data della prova per entrare alla facoltà di Medicina, fissata per il 28 maggio a sole tre settimane dalle Maturità. Chi si sottoporrà all’esame dovrà superare un test molto diverso rispetto a quello dell’anno scorso: la verifica sarà infatti cartacea e avrà una struttura e un sistema di valutazione diversi
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- Concentrarsi sull’esame di Maturità o puntare sul test di Medicina? Questo il dilemma di fronte al quale sono posti molti maturandi di quest’anno. La decisione di piazzare la prima data del test d’ingresso di Medicina a fine maggio ha infatti complicato i piani degli aspiranti camici bianchi che frequentano la quinta superiore
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- Così, per chi sarà impegnato anche nell’esame di Stato, le date delle due prove d’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia - 28 maggio e 30 luglio - sono finite per diventare quasi una morsa attorno alla data della Maturità, fissata per il 19 giugno. Gli esiti delle due prove saranno rispettivamente disponibili il 6 giugno e l’8 agosto
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- Rispetto allo scorso anno, gli studenti di quarta superiore non potranno partecipare alle prove di selezione
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- Il test sarà cartaceo, e non digitale come lo scorso anno, e composto da 60 quesiti a risposta multipla, con 5 risposte possibili di cui soltanto una corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 100 minuti
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- Ma come sarà il test di Medicina 2024? Ecco la struttura:
- Competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi: 4 quesiti;
- Ragionamento logico e problemi: 5 quesiti;
- Biologia: 23 quesiti;
- Chimica: 15 quesiti;
- Fisica e Matematica: 13 quesiti
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- Cambia anche il sistema di valutazione, che prevede i seguenti criteri:
- 1,5 punti per ogni risposta esatta;
- -0,4 punti per ogni risposta errata;
- 0 punti per ogni risposta omessa
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- “Allenare la memoria è fondamentale. Non è però l'unico motivo per si dovrebbe studiare approfonditamente il database, con 3500 domande pubblicato circa 20 giorni prima. Infatti, avere una mente allenata alla visualizzazione delle domande che saranno presenti nel test può aiutare il candidato a capire come vengono articolati i quesiti. Le conoscenze generali sono ovviamente la base su cui contare di più in assoluto, ma vale anche l’allenamento”, ha dichiarato Luca De Simone, Tutor di Ripetizioni.it, al portale specializzato Skuola.net
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- Ma come fare con il tempo a disposizione? “Con questa modalità tradizionale di test il rischio principale è quello di "annegare" nel mare di domande che vengono fatte, con una conseguente perdita di tempo. Per gestire al meglio i minuti a disposizione la procedura migliore è quella di sfogliare la prima volta velocemente le domande, rispondendo subito a quelle di cui si conosce subito la risposta. In tal modo ci sono già dei punti in cassaforte e il tempo risparmiato può essere dedicato ai quesiti più ardui”, ha dichiarato De Simone
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- E se si è indecisi sulle domande? “Data la penalità sulle risposte errate, bisognerebbe evitare di rispondere, a meno che non si sia certi della propria risposta. Ma non è una regola universale. Ad esempio, se si è sicuri al 90% della risposta che si sta dando, allora direi che effettivamente vale la pena tentare, ma è giusto che decida sempre il candidato. Oltre a tutto ciò, è importante evitare di intestardirsi sulle domande che lasciano indecisi e mantenere i nervi saldi, evitando i trabocchetti”, ha concluso De Simone