I Babbo Natale sono arrivati pagaiando sule acque del fiume, per circa 800 metri dalla frazione di Piosina al ponte del Tevere. Una tradizione che si ripete dal 1980 e che si è colorata anche di solidarietà con la presenza delle “farfalle”, donne operate al seno dell'Associazione Altotevere contro il Cancro, che praticano canottaggio per il recupero psicofisico dopo l'intervento
La magia dei Babbo Natale in canoa, un evento suggestivo e unico in Italia che si ripete da 43 anni sulle acque del fiume Tevere con un bagno di folla. I Babbo Natale sono arrivati pagaiando, solcando le acque del fiume, per circa 800 metri dalla frazione di Piosina al ponte del Tevere. Una tradizione che viene da lontano, il natale del 1980, che si è colorata anche di solidarietà grazie alla presenza delle “farfalle” donne operate al seno dell'Associazione Altotevere contro il Cancro, che praticano canottaggio per il recupero psicofisico dopo l'intervento.
Babbo Natale in canoa
Un Natale a dir poco originale quello che è andato in scena nel pomeriggio del 25 dicembre a Citta’ di Castello. Puntuale, ormai da 43 anni, Babbo Natale è sceso a colpi di pagaia fra le sponde del fiume Tevere. Una cornice di pubblico straordinaria, come non si era mai vista, in prevalenza famiglie con bambini al seguito, turisti, ha promosso a pieni voti un evento unico in Italia. Uno spettacolo mozzafiato per festeggiare il Natale in maniera davvero originale. Oltre 25 Santa Claus vestiti di tutto punto con tanto di barba bianca cappello e divisa rossa d’ordinanza hanno solcato nel pomeriggio le acque del fiume Tevere all’altezza del Ponte che attraversa la città in prossimità della sede del pluridecorato Canoa Club Città di Castello (dei campioni del mondo Mirko Spelli e Carlo Mercati) che da 43 anni organizza questa manifestazione. Appena è sceso il buoio i canoisti hanno iniziato a percorrere le acque del fiume, per circa 800 metri a bordo delle loro canoe, in una cornice unica, con il presepe pensile illuminato, i fuochi d’artificio con la suggestiva cascata di luci sull’acqua e la musica dei “Paguro Bernardo” a rendere ancora memorabile il pomeriggio di Natale secondo tradizione. Qualcuno si è fermato sopra il ponte del Tevere, tanti lungo le sponde. E poi fuochi in prossimità delle sponde per riscaldare i numerosi turisti e visitatori che hanno deciso di prendere parte a questa manifestazione dopo il tradizionale pranzo di Natale.
Iniziativa all'insegna della solidarietà
Non solo tradizione ma anche tanta solidarietà grazie alla presenza delle “farfalle”, donne operate al seno dell'Associazione Altotevere contro il Cancro, che praticano canottaggio per il recupero psicofisico dopo l'intervento: sono scese in acqua vestite da Babbo Natale a bordo del loro "dragon boat", canoa da venti posti, della lunghezza di oltre 12 metri e larghezza oltre un metro, che deve il suo nome alla testa di drago sulla punta dell’imbarcazione, e che è particolarmente indicata per la riabilitazione. Il progetto “Dragon boat” ideato da Rossella Cestini, scomparsa la scorsa estate (a lungo amministratore pubblico locale e regionale, particolarmente attiva nel sociale e nella scuola) è nato nel 2016 dalla collaborazione tra Associazione Altotevere Contro il Cancro, Gruppo di auto mutuo aiuto “Farfalle”, Regione, Federazione Italiana Canoa-Kayak, Canoa Club Città di Castello ed Usl Umbria 1, insieme a Comune e CONI Umbria. “Oggi più che mai nel giorno di Natale – ha detto Daniela Belsoli, vicepresidente dell'Associazione Altotevere Contro il Cancro, a capo del gruppo delle “farfalle” – siamo qui a bordo della dragon boat, la maxi-canoa, a ribadire con la nostra presenza la necessità di fare tutto il possibile per la ricerca e combattere attraverso lo sport una battaglia comune. Natale così è più bello solidale”. L'evento di Natale rappresenta il modo scelto dagli organizzatori del Canoa Club, affiancati dal comune di Città di Castello, per porgere gli auguri per le festività ai propri soci, ai cittadini e numerosi turisti presenti città.
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Natale, natura e arte
Una straordinaria occasione per trascorrere alcune ore del pomeriggio di Natale immersi in una atmosfera magica a contatto con la natura sulle sponde del fiume Tevere a poca distanza dalle bellezze storico-artistiche della Pinacoteca Comunale, culla del Rinascimento, degli Ex Seccatoi, Musei Burri con le opere di uno dei più grandi maestri contemporanei e della Mostra Internazionale di Arte Presepiale (fino al 7 gennaio 2024) che nella cripta del Duomo propone una vetrina esclusiva di circa 200 opere provenienti da tutta Italia e dal mondo. “Con orgoglio e rinnovato slancio abbiamo allestito anche per questo Natale con qualche novità un evento ereditato dai fondatori e dirigenti di questo glorioso Club, divenuto negli anni un appuntamento irrinunciabile e unico a livello nazionale”, ha dichiarato Nicola Landi, presidente del Canoa Club Città di Castello, nel ringraziare l’amministrazione comunale, che ha voluto inserire questa nostra manifestazione negli eventi natalizi.
L'amministrazione comunale: “Messaggio di speranza”
“Con il Natale in canoa – hanno detto il sindaco, Luca Secondi e gli assessori, Riccardo Carletti, Letizia Guerri, Benedetta Calagreti e Michela Botteghi - si ripropone dopo oltre 40 anni lo spettacolo di luci e si torna a lanciare un messaggio di speranza al paese attraverso una manifestazione unica nel suo genere divenuta negli anni uno dei simboli di questa giornata, grazie anche alla presenza delle “farfalle” dell’Aacc, esempio per tutti. Per questo le ringraziamo attraverso il loro Presidente Italo Cesarotti sempre in prima linea sul versante della solidarietà”. Anche il Presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza, nel salutare il varo del programma della 43esima edizione della discesa natalizia sul Tevere ha dichiarato che “le canoe, da sempre a Città di Castello sinonimo di gare di discesa lungo il fiume Tevere, per un giorno sostituiranno la slitta e le renne permettendo così ad un Babbo Natale veramente speciale di presentarsi ai bambini cavalcando le acque del fiume che ogni anno vede centinaia di atleti provenienti da ogni parte d’ Italia cimentarsi in uno sport meraviglioso”. Plauso alla manifestazione anche dai vertici nazionali della Federcanoa con il Presidente Luciano Buonfiglio: “ il Canoa Club Città di Castello ed Comune con perfetta sinergia e identità di vedute esprimono ancora una volta i valori sani della passione dell’inclusione della gioia di stare insieme nel rispetto dell’ambiente. Un abbraccio affettuoso ai miei canoisti e a tutte e tutti i cittadini di Città di Castello e turisti”.
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Il Canoa Club Città di Castello
Il Canoa Club Città di Castello è una storica realtà di canoa in Umbria, che dal 1969 regala successi a livello nazionale ed internazionale. Dal 2015 è centro nazionale per attività di paracanoa. Grazie alla volontà dei soci e l’impegno comune, organizza eventi e gare che coinvolgono i cittadini e i canoisti di tutta Italia. Affacciata sul fiume Tevere, la nuova sede è il punto di riferimento in Umbria per chi vuole iniziare l’attività di canoa, sia a livello amatoriale che agonistico. Il Canoa Club Città di Castello si impegna nel sociale con svariate iniziative: tra queste la manifestazione “la canoa è per tutti” e il “Dragon Boat”. Nel 1969 un gruppo di amici, Luca Duca, Amleto Bambini, Mario Bioli, Mauro Gattini, Zelindo Gustinucci, Franco Petruzzi, abituali frequentatori del Tevere decide di compiere un’impresa che conquistò gli onori della cronaca nazionale. Utilizzando vecchie tubature per l’essiccazione del tabacco costruiscono un pesante catamarano a bordo del quale ridiscendono il Tevere da Città di Castello a Roma accompagnati da canoisti provenienti da tutta Italia. Dopo sette tappe arrivarono sotto ponte Milvio sfiniti ma soddisfatti. Ad attenderli una folla plaudente e una pattuglia di vigili urbani che li preleva e li conduce in Campidoglio dove sono ricevuti dal Sindaco della Capitale che li ringrazia per l’impresa e dona loro una medaglia d’oro a nome della città di Roma. Tornati a casa felici per l’impresa compiuta e accompagnati dalla risonanza della stampa nazionale, decisero di fondare il Canoa Club Città di Castello per permettere a tanti giovani di dare le prime pagaiate sul fiume a bordo di moderne canoe.