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Verifiche del ministero sulla funivia, salta il Natale sul Gran Sasso

Cronaca

Il caso è nato a partire da una lettera di un aquilano invitata al sindaco del capoluogo abruzzese, al prefetto e al questore. L'esposto ha fatto scattare l'allarme tanto che il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha "ordinato" una verifica e subito sono scattati i controlli. A Natale quindi, anche se la neve dovesse arrivare, non si scierà e c'è preoccupazione per il rischio di flop stagionale

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Salta il Natale sul Gran Sasso. La funivia che porta sulla vetta più alta dell'Appennino, è stata fermata dal ministero per le Infrastrutture e i Trasporti in seguito a un esposto di un cittadino che segnalava problematiche sulle quattro funi dell'impianto. Quest'ultimo porta in sette minuti migliaia di turisti e lavoratori nella stazione invernale di Campo Imperatore, a circa 2.200 metri. Si stima che sono circa 110mila i passaggi annuali con la funivia per un incasso di circa due milioni, escluso l'indotto.

Lo stop

Il caso è nato a partire da una lettera di un aquilano invitata al sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, al prefetto e al questore. La missiva ha fatto scattare l'allarme tanto che il Mit ha "ordinato" una verifica e subito sono scattati i controlli attraverso l'Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali. Prove approfondite sono state effettuate la scorsa settimana e si attende il responso, ma a Natale, anche se la neve dovesse arrivare, non si scierà e c'è preoccupazione per il rischio di flop stagionale. Intanto, il Comune ha chiesto alla Provincia di riaprire la strada provinciale che collega il fondovalle con Campo Imperatore, al momento unico collegamento. A quanto si apprende, se i controlli dell'Agenzia nazionale dovessero confermare le criticità, il costo per la sostituzione delle quattro fini ammonterebbe a circa tre milioni di euro.

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Pignatelli: "Mi sento di dire che la sicurezza c'è"

Secondo quanto riferiscono i vertici del Centro Turistico del Gran Sasso, azienda pubblica che gestisce funivia e stazione di proprietà del Comune dell'Aquila, si attende "la risposta del Mit, abbiamo seguito personalmente i controlli, mi sento di dire che la sicurezza c'è, ho una esperienza trentennale sulla tematica e non metterei a rischio la vita degli altri e la mia se avessi il minimo dubbio dalle numerose verifiche seguite finora", ha spiegato l'ingegnere presidente Dino Pignatelli. Prima dello stop del Mit, la funivia era stata chiusa per lavori di manutenzione proprio per lo spostamento di una delle quattro funi. "Quest'anno abbiamo fatti due controlli, in uno, ogni 12, per verificare lo spostamento, sia pure ridotto, di una delle quattro funi - ha affermato Pignatelli -. L'agenzia nazionale ci ha autorizzati. Poi, è arrivato l'esposto. La tragedia di Mottarone? In quel caso, la rottura è stata causata dalla mancata gestione dell'impianto, ci sono state omissioni gravissime e non fatti i controlli previsti dalla legge".

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