I due devono rispondere alle accuse, a vario titolo, di corruzione, peculato e falso materiale e ideologico
Sarebbero un sovrintendente capo e il vice sovrintendente i due poliziotti in servizio alla Squadra Mobile di Palermo, arrestati dai colleghi con l'accusa di corruzione, peculato e falso materiale ed ideologico. L'indagine è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido, le misure cautelari sono state emesse dal gip su richiesta della Procura. Nell'inchiesta è coinvolto uno spacciatore, anche lui finito in carcere.
Le indagini
Secondo quanto ricostruito il sovrintendente capo avrebbe ricevuto denaro dallo spacciatore in cambio di informazioni su attività investigative in corso. I due poliziotti, inoltre, in due diverse occasioni, a seguito di alcuni sequestri di droga, avrebbero sottratto parte della merce e l'avrebbero fatta avere al pusher perché la rivendesse. Gli indagati sono inoltre accusati di aver falsificato i verbali di distruzione dello stupefacente, avrebbero finto in questo modo lo smaltimento della droga sequestrata.