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Borse contraffatte in negozio, indagato il sindaco di Portofino

Cronaca

Nella tabaccheria di Matteo Viacava, titolare della licenza, sono stati trovati oggetti con i marchi di Hermes, Fendi e Chanel, ma falsi. Il reato di cui è accusato è lo stesso che viene contestato ai venditori ambulanti. Al momento il primo cittadino è l'unico indagato, ma non è escluso che le indagini possano estendersi 

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Nella sua tabaccheria si vendevano borse delle più rinomate griffe, ma false. Per questo Matteo Viacava, il sindaco di Portofino, località della Liguria meta del turismo vip, è stato indagato per contraffazione e messa in commercio di merce contraffatta. L'inchiesta della procura di Genova è nata dopo un articolo del Fatto Quotidiano che aveva raccontato come gli accessori taroccati fossero esposti per strada, sotto gli occhi di tutti. Come anticipato da alcuni quotidiani, nel negozio dove si vendevano borse di Hermes, Fendi o Chanel si è presentata Guardia di finanza e nei magazzini ha trovato 90 capi falsi.

Il sindaco è titolare della licenza dal 2005

Viacava, dopo la prima notizia, aveva puntato il dito contro la stampa, sostenendo si trattasse di un attacco politico, visto che aveva ottenuto, come primo Comune di Italia, una deroga per intitolare una via a Silvio Berlusconi, che a Portofino era stato ospite per tanti anni. Il sindaco è legale rappresentante della tabaccheria e titolare della licenza dal 2005. Il consigliere regionale di opposizione Ferruccio Sansa aveva chiesto le dimissioni, mentre il presidente della Regione Giovanni Toti lo aveva difeso. Il reato di cui è accusato è lo stesso che viene contestato ai venditori ambulanti. Al momento il primo cittadino è l'unico indagato, ma non è escluso che le indagini possano estendersi eventualmente a chi gestisce materialmente il negozio e anche ai vigili urbani che hanno la sede proprio accanto al negozio e il parcheggio degli automezzi di fronte alla vetrina.

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