Disagio giovanile, negli ultimi due anni +75% di tentati suicidi tra gli adolescenti

Cronaca
Emanuela Ambrosino

Emanuela Ambrosino

I posti letto in neuropsichiatria infantile sono meno di 400 a fronte di un fabbisogno, secondo la Società Italiana di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, di almeno 700. I pediatri lanciano l'allarme: "Un tentato suicidio al giorno"

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Gli ultimi dati forniti dalla Federazione Italiana Medici Pediatri parlano di un incremento di tentati sucidi negli ultimi due anni del 75%. Ogni giorno in Italia un adolescente, o pre-adolescente, cerca di togliersi la vita. E 100 mila ragazzi vivono isolati, senza alcuna interazione sociale con il resto del mondo. A fronte di queste cifre dal 2021 ad oggi le richieste di consulenze neuropsichiatriche, anche in urgenza, sono aumentate di 40 volte. E parliamo di bambini dai 9 fino ai 17 anni. Eppure nel nostro paese i posti letto in neuropsichiatria infantile sono meno di 400, a fronte di un fabbisogno secondo la Società Italiana di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, di almeno 700.

Reparti di neuropsichiatria insufficienti

La neuropsichiatria infantile si occupa di tutte le patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva dall’autismo, alle disabilità complesse, dai disturbi dell’apprendimento e del linguaggio, l’epilessia fino alla depressione e ai disturbi dell’umore. Ma non solo. In questi reparti ci dovrebbero essere anche ragazzi con disturbi del comportamento alimentare, con tendenze all’autolesionismo e con dipendenze da sostanze. Ma i posti sono pochi. E alcune regioni come la Calabria, il Molise e l’Abruzzo ne sono totalmente sprovvisti. E così questi ragazzi vengono ricoverati in caso di necessità nei reparti di pediatria o in quelli psichiatrici per adulti. I posti nei reparti di neurospichiatria infantile i ricoveri durano in media tre settimane, e nei casi dei minori stranieri non accompagnati anche alcuni mesi.

Richieste di aiuto in aumento

E se la carenza di posti letto in neuropsichiatria infantile è ormai cronica, basti pensare che in tutta Milano e provincia sono 8, mancano anche gli specialisti. Nei prossimi due-tre anni la carenza di neuropsichiatri infantili sarà drammatica e non si coprono i posti vacanti, sottolinea Elisa Fazzi, Presidente SINPIA e Direttore della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza degli Spedali Civili di Brescia. Servizi, comunità terapeutiche per minori ed altre strutture si troveranno impossibilitati a dare le risposte assistenziali necessarie, già gravemente sottodimensionate, mentre il numero di docenti e formatori sarà decimato nell’arco dei prossimi anni in tutte le Università italiane non c’è turnover. Tutto questo a fronte delle richieste di aiuto e cura che aumentano in modo esponenziale.

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