Brt e Geodis in amministrazione giudiziaria per frode fiscale e caporalato

Cronaca
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Secondo gli inquirenti i due colossi della consegna di pacchi "al fine di proporsi sul mercato con prezzi oltremodo competitivi approfittavano dello stato di necessità dei lavoratori e li sottoponevano a orari e ritmi di lavoro estenuanti, peraltro sottopagandoli"

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Migliaia di lavoratori sfruttati da Brt e Geodis, due colossi della consegna di pacchi, società gestite da due gruppi francesi. E’ quanto emerso dall’inchiesta della procura di Milano, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, che ha disposto l'amministrazione giudiziaria per un anno nei confronti delle due società per caporalato.

Le indagini

Dalle indagini risulta che le due società, per essere competitive con i prezzi sul mercato, approfittavano dei lavoratori (la maggior parte stranieri e in difficoltà economiche) sottopagandoli e sottoponendoli a orari e ritmi di lavoro stremanti. Gli investigatori hanno scoperto anche che veniva effettuato il passaggio da una cooperativa all'altra per circa 30 mila autisti, privandoli di qualsiasi forma di tutela assistenziale e previdenziale. Niente tredicesima, nessun giorno di ferie pagato, molti retribuiti a “ cottimo” , senza diritti a visite mediche né a corsi di formazione. “In caso di infortuni sul lavoro Brt (ex Bartolini) evitava di chiamare l'ambulanza e l'infortunato veniva portato in ospedale da una persona di fiducia” scrivono i giudici sulla base del racconto di alcuni lavoratori del colosso della logistica.

 

Sono in atto notifiche degli avvisi di garanzia a 12 soggetti indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura del capoluogo adriatico relativa all'inquinamento del fiume Pescara e affluenti del suo tratto finale. Coinvolte nell'inchiesta anche due società. Sequestrato lo scolmatore al porto canale: nell'area è imponente la presenza di carabinieri forestali, guardia di finanza e guardia costiera, con imbarcazioni ed elicottero, 26 luglio 2018. ANSA/ LORENZO DOLCE

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Dalla frode fiscale allo sfruttamento dei lavoratori 

 

I decreti della Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale presieduta da Fabio Roia, sono stati emessi a seguito delle indagini della guardia di finanza di Milano che inizialmente si erano concentrate su una frode fiscale "caratterizzata dall'utilizzo di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di contratti di appalto che simulavano una somministrazione di manodopera violando così la normativa di settore". La seconda parte dell’inchiesta ha riguardato le pratiche di sfruttamento dei lavoratori. Il Tribunale di Milano, si legge in una nota, "stante la gravità e il perdurare delle situazioni accertate, le imponenti dimensioni aziendali in termini di fatturato e lavoratori impiegati ha ritenuto necessario l'intervento dell'autorità giudiziaria per consentire un controllo sugli organi gestori delle due multinazionali". 

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I sindacati: vanno tutelati i 30 mila addetti

“Vanno tutelati i circa 30 mila dipendenti di Brt e Geodis” dichiarano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, a seguito della notizia dell'amministrazione giudiziaria per l'azienda. I sindacati assicurano sostegno e disponibilità nei confronti della magistratura "in quanto l'inchiesta deve fare il proprio corso su un tema a noi molto sensibile come quello della lotta allo sfruttamento di lavoratori e lavoratrici del sistema di appalti e subappalti nel settore della logistica". Le tre organizzazioni sindacali aggiungono : "Auspichiamo che la situazione attuale, attraverso questo provvedimento, favorisca un miglioramento delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori e porti al consolidamento e allo sviluppo delle attivita'”.

 

   

 

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