La giunta comunale guidata da Matteo Lepore ha deciso di modificare la toponomastica di un'ottantina di piazze, giardini e vie della città. L'assessore: "Ci prendiamo cura delle radici anti-fasciste della città"
Non più "patrioti", ma "partigiani" e "partigiane" della Resistenza. A Bologna la giunta comunale guidata dal sindaco del Pd Matteo Lepore ha deciso di modificare la toponomastica di un'ottantina di piazze, giardini e vie della città: la denominazione per chi combatté il nazifascismo sarà ‘partigiano’ o ‘partigiana’.
"I sottotitoli sono delle brevi frasi abbinate ai toponimi hanno la funzione di descrivere la persona a cui è dedicato un determinato luogo pubblico", ha spiegato l'amministrazione in una nota, aggiungendo che "nel corso dei decenni i sottotitoli legati alla lotta partigiana sono stati indicati con termini diversi: patriota, patriota del secondo Risorgimento, caduto per la liberazione, partigiano".
"Ci prendiamo cura delle radici anti-fasciste"
Con la nuova revisione della toponomastica la nuova delibera prevede che i sottotitoli "vengano uniformati con l'utilizzo del termine 'partigiano' o 'partigiana', specificando inoltre l'eventuale onorificenza al merito", scrive Palazzo D'Accursio. Piazza Scaravilli e le richieste dell’Anpi. "Tutto nasce dalle tante segnalazioni dei cittadini che chiedevano lumi su questi sottotitoli. Ci abbiamo lavorato un anno arrivando alla conclusione che uniformare era la cosa migliore", ha detto al Corriere l’assessore alla Toponomastica Simone Borsari. "Continuiamo a prenderci cura delle radici antifasciste della città e preservare la memoria di coloro che persero la vita per ridare dignità all’Italia".