Prof curato dagli studenti, Valditara offre aiuto, ma lui dice: "Bastano i miei ragazzi"

Cronaca
©IPA/Fotogramma

È arrivata fino all'apice delle istituzioni la vicenda del prof Gastaldi, rintracciato dai suoi ex alunni preoccupati per le sue condizioni. Il ministro offre aiuto all'ex insegnante che dichiara: "Il comportamento di questa classe non necessita dell’approvazione o dell’elogio del ministro della Pubblica Istruzione"

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La storia del professor Umberto Gastaldi “racconta perfettamente gli straordinari rapporti umani che la scuola può generare e spiega perché gli anni passati sui banchi siano tanto importanti nella vita di ognuno di noi”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in merito alla vicenda del docente di Filosofia in pensione rintracciato e raggiunto in ospedale a Vicenza dai suoi ex alunni del Liceo scientifico Gobetti di Torino, che si sono organizzati per assisterlo a turno. “Al ministero ci attiveremo per capire in quale modo possiamo essere utili al professor Gastaldi” ha aggiunto il ministro.  “Sarei davvero onorato di poter incontrare i suoi ex studenti e ringraziarli personalmente per questo straordinario esempio di solidarietà e amore per la scuola” ha concluso Valditara.

 

 

La risposta del docente

“Il comportamento di questa classe non necessita dell’approvazione o dell’elogio del ministro della Pubblica Istruzione, perché è semplicemente l’espressione di quella creatività che nasce sui banchi di scuola quando la scuola è veramente una scuola di vita”. Questa la risposta del professor Umberto Gastaldi sul Corriere del Veneto alla proposta di aiuto del ministro. “Una scuola ben organizzata, ben strutturata, ben motivata, non richiede il plauso del ministero della Pubblica Istruzione, perché ha in se stessa il supporto per andare avanti, per produrre, per creare” sottolinea l’anziano. 

La vicenda

 

Un rapporto che dura da 40 anni e non si è mai interrotto quello tra il professor Umberto Gastaldi, 82 anni, ex insegnante di Filosofia al liceo scientifico Gobetti di Torino e i suoi ex alunni. Lo dimostrano i fatti. Numerose email e messaggi social per mantenere vivi i rapporti tra loro, fino a quando un bel giorno il professore non risponde più alle chat. Inizia una catena di telefonate, nessuna risposta. Gli ex alunni iniziano a darsi da fare: prima sentono i vicini di casa del prof, poi vanno a cercarlo in tutti reparti ospedalieri di Vicenza. Alla fine lo trovano ricoverato. Una volta scoperte le sue precarie condizioni di salute, gli ex studenti  si mettono a fare i turni per assisterlo e andarlo a trovare. “Adesso che lo abbiamo trovato non lo lasceremo più” hanno promesso gli ex allievi.  Il loro sogno è riuscire a trasferire il professore presso un’abitazione oppure presso l’Istituto Salesiano San Filippo Neri di Lanzo, stabile dove il prof ha frequentato il ginnasio, oggi divenuto sede di una Rsa.

 

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