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Covid, le news. Oms: "Pandemia resta emergenza internazionale di sanità pubblica"

Lo ha affermato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, concordando con il parere offerto dal Comitato di emergenza per il Coronavirus in merito alla pandemia in corso. L'Oms, riconosce l'opinione del Comitato secondo cui la pandemia di Covid-19 "è probabilmente in una fase di transizione e apprezza il consiglio del Comitato di affrontare con attenzione questa transizione e mitigare le potenziali conseguenze negative".  In Italia diminuiscono casi, ricoveri e decessi

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Aifa, 179.200 curati con pillole a casa ma forte calo

In poco più di un anno sono stati 179.203 i pazienti Covid curati a casa con le pillole molnupiravir e Paxlovid, ma le prescrizioni settimanali continuano a diminuire. Dal 19 al 25 gennaio le richieste sono scese di oltre il 35% per Lagevrio (molnupiravir) e di quasi il 24% per Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir). E' quanto emerge dal 28/mo Report dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) su questi antivirali orali somministrabili a domicilio e indicati per pazienti a rischio di malattia grave.   Molnupiravir di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) è stato autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza il 26 novembre 2021. Finora i trattamenti avviati sono stati 62.155 e la regione che ne conta di più sono il Lazio (7.988) e la Sicilia (5.752).   L'autorizzazione all'immissione in commercio di Nirmatrelvir-ritonavir di Paxlovid risale invece al 31 gennaio 2022 e da allora sono stati 117.048 i pazienti trattati, di cui 78.335 attraverso la distribuzione per conto (Dpc) in farmacia. La regione che ne ha prescritto più terapie sono Lombardia (14.495) e Lazio (13.206). Per quanto riguarda l'antivirale remdesivir, somministrabile per infusione in ospedale, i pazienti non ospedalizzati trattati sono stati 31.479 e 113.505 sono stati i trattati che erano ricoverati in ospedale, ma anche in questo caso se si confrontano i dati settimanali, dal 19 al 25 gennaio c' è stato un calo del 30% per i non ospedalizzati e del 33% per i ricoverati, rispetto alla settimana 18-24 gennaio. 
- di Redazione Sky TG24

Farmaci, Ema: "Ok immissione in commercio standard per Paxlovid"

Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), nella riunione di gennaio, ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio di 4 nuovi farmaci e ha raccomandato di convertire l'autorizzazione condizionata della pillola anti Covid Paxlovid in un'autorizzazione all'immissione in commercio standard.   Paxlovid, antivirale prescrivibile dal medico di famiglia e ritirabile in farmacia, aveva ottenuto il 27 gennaio 2022 un'autorizzazione all'immissione in commercio subordinata a condizioni (CMA). Questa procedura costituisce uno strumento normativo dell'Unione Europea per consentire la rapida messa a disposizione di medicinali da utilizzare in situazioni di emergenza, come la pandemia Covid. I dati su ampia scala di efficacia e sicurezza di Paxlovid hanno permesso ora di passare da un'autorizzazione all'immissione in commercio standard, come accaduto a settembre scorso per i vaccini anti Comirnaty (BioNTech/Pfizer) e Spikevax (Moderna).   Tra i 4 nuovi farmaci autorizzati dal Chmp c'è deucravacitinib per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti, una malattia della pelle che causa chiazze rosse e squamose. Gli altri 3 pareri positivi riguardano altrettanti farmaci generici: dapagliflozin per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale cronica; sitagliptin/metformina cloridrato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 e tolvaptan, per il trattamento di adulti con bassi livelli di sodio causati dalla sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico.  Il Chmp infine ha emesso un parere rivisto per ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali gravi con gli inibitori della Janus chinasi (Jak) utilizzati per trattare diverse patologie infiammatorie croniche. Questi medicinali devono essere usati solo se non sono disponibili alternative adeguate nei seguenti pazienti: over 65enni, grandi fumatori, persone a maggior rischio di infarto, ictus e cancro. 
- di Redazione Sky TG24

Gismondo: "Quella dell'Oms non è prudenza ma strategia politica"

"Credo che quella del direttore generale dell'Oms non sia prudenza, ma una strategia politica concertata". Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano, legge così la decisione del Comitato di emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità che ha mantenuto per Covid-19 lo status di emergenza sanitaria pubblica internazionale (Pheic). "La politica è molto complessa e in alcuni Paesi - dice l'esperta all'Adnkronos Salute - tenere alto lo stato dell'emergenza può essere un mezzo per i governi".
"Io credo che la situazione globale sia di attenzione, come sempre deve essere perché in qualsiasi momento può sorgere un'epidemia. Ma questa attenzione - precisa Gismondo - non può non tener conto della situazione reale che non è assolutamente di emergenza. Attendere che Covid scompaia credo sia un'utopia, mentre invitare a fare genotipizzazione e controlli è assolutamente corretto, però è corretto sempre: non è una conseguenza dell'emergenza, ma è un'azione di sorveglianza che dovremmo mantenere sempre sui virus e i batteri che circolano nel mondo". 
- di Redazione Sky TG24

Covid: in Calabria 64 nuovi contagi, +1 terapie intensive, +4 ricoveri e 2 morti

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 64 i nuovi contagi registrati (su 1.302 tamponi effettuati), +125 guariti e 2 morti (per un totale di 3.298 decessi). Il bollettino, inoltre, registra -63 attualmente positivi, +4 ricoveri (per un totale di 136) e, infine, +1 terapie intensive (per un totale di 12). 
- di Redazione Sky TG24

Covid: italiani scoprono nuove cause perdita olfatto long Covid

La disfunzione olfattoria (OD), nota anche come anosmia o iposmia, ovvero la perdita o riduzione dell'olfatto, è uno degli effetti a lungo termine dell'infezione da Covid-19. Un nuovo studio interamente italiano, frutto della collaborazione fra la Sapienza Università di Roma, il CNR e l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha individuato nuove vie molecolari coinvolte in questa manifestazione patologica della sindrome post-Covid. Attraverso l'analisi dei neuroni olfattori di pazienti con OD da almeno 6 mesi, i ricercatori hanno dimostrato, rispetto ai soggetti di controllo, un grande aumento nell'attività di due vie infiammatorie strettamente legate alla fisiopatologia dell'olfatto vale a dire la sostanza P (SP) e la prochineticina-2 (PK2). Questo incremento, in correlazione con i test olfattivi, indica l'importanza di tali vie nelle alterazioni a lungo termine della sindrome post-Covid-19.
- di Redazione Sky TG24

Andreoni: "Opportuna proroga obbligo test per passeggeri cinesi"

"La probabile proroga" dell'obbligo dei tamponi anti-Covid per i passeggeri cinesi in arrivo a Roma "è una decisione opportuna che il ministro della Salute fa bene a prendere. Stiamo entrando in una fase di endemia e in Italia la situazione sembra avviarsi verso una situazione di sicurezza, ma proprio per questo devono essere tenute altre le misure di controllo per chi arriva da zone dove l'incidenza Covid è ancora alta". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commenta quanto affermato questa mattina dal ministro della Salute Orazio Schillaci: "Stiamo pensando di procrastinare a metà o a fine febbraio" l'obbligo dei tamponi per i passeggeri cinesi in arrivo in Italia.
- di Redazione Sky TG24

Covid: nuovi target molecolari correlati a perdita olfatto

Un nuovo studio interamente italiano, frutto della collaborazione fra La Sapienza, il Cnr e Tor Vergata, ha individuato nuove vie molecolari coinvolte in questa manifestazione patologica della sindrome post-Covid. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity. Attraverso l'analisi dei neuroni olfattori di
pazienti con OD da almeno 6 mesi, i ricercatori hanno dimostrato, rispetto ai soggetti di controllo, un grande aumento nell'attività di due vie infiammatorie strettamente legate alla fisiopatologia dell'olfatto vale a dire la sostanza P (SP) e la prochineticina-2 (PK2). Questo incremento, in correlazione con i test olfattivi, indica l'importanza di tali vie nelle alterazioni a lungo termine della sindrome post-Covid-19.
- di Redazione Sky TG24

Francia: prolungati fino al 15 febbraio tamponi su arrivi da Cina

In Francia sarà prorogato fino al 15 febbraio l'obbligo di tamponi Covid per i passeggeri in arrivo dalla Cina, in scadenza il 31 gennaio, "in considerazione degli sviluppi sanitari" legati al Covid. Lo riporta un decreto pubblicato oggi sul 'Journal official'. Dall'inizio di gennaio, i viaggiatori di età superiore agli 11 anni in partenza dalla Cina e diretti in Francia devono mostrare un test negativo fatto 48 ore prima dell'imbarco. Chi risulterà positivo ad un test per il Covid-19 non sarà più tenuto a partire dal primo febbraio in Francia ad isolarsi per cinque giorni e le persone venute a contatto con un malato ma asintomatiche non dovranno più obbligatoriamente sottoporsi ad un test. Ad annunciare le nuove regole in vigore a partire dalla prossima settimana è stato il ministero della Salute francese, per il quale tuttavia le disposizioni attualmente in vigore restano "raccomandate".
 
- di Redazione Sky TG24

Pregliasco: "Dati positivi e reparti già riorganizzati, ma non è finita"

"In questo momento i pazienti Covid li seguiamo in spazi riservati ma nei reparti ordinari. Questo perché continuare ad avere reparti Covid in strutture piccole non ha più senso. Stiamo vivendo una stagione Covid con dati positivi, ma non possiamo pensare ad una fine burocratica. Sars-CoV-2 rimarrà con noi, si potranno verificare piccole ondate. Va detto chiaramente, come nel caso dell'influenza, che serve consapevolezza del rischio di un'infezione che può essere anche letale in certe condizioni. Non va certo dismessa la sorveglianza virologica". Così all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, facendo il punto sulla situazione Covid e commentando la possibilità di chiudere i reparti Covid, visti i dati epidemiologici positivi.
- di Redazione Sky TG24

Iss: in aumento casi in età scolare, 10,8% in ultimi 7 giorni

"In aumento rispetto alla scorsa settimana la percentuale dei casi segnalati nella popolazione in età scolare rispetto al resto della popolazione: 10,8% rispetto a 6,8% della settimana precedente". Lo evidenzia l'aggiornamento del report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sulla sorveglianza Covid-19, pubblicato online.
 
- di Redazione Sky TG24

Oms: "Continua ad essere emergenza di sanità pubblica"

Il Covid "continua a costituire un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale (Pheic)". Così il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel rapporto settimanale sulla pandemia, concorda con il parere del Comitato di emergenza dell'Oms che si mantiene cauto sulla fase corrente della pandemia. Secondo gli esperti "la pandemia Covid-19 è probabilmente in una fase di transizione" e suggeriscono "attenzione in questa transizione" e "di mitigare le potenziali conseguenze negative". 
- di Redazione Sky TG24

Oms: virus può evolversi in modo imprevedibile, sorvegliare

Il Comitato di emergenza per il Coronavirus dell'Oms, spiega l'Organizzazione mondiale della sanità, ha riconosciuto che, sebbene i sottotipi di Omicron attualmente in circolazione a livello globale siano altamente trasmissibili, si è verificato un "disaccoppiamento" tra infezione e malattia grave rispetto alle precedenti varianti preoccupanti. Tuttavia, "il virus conserva la capacità di evolversi in nuove varianti con caratteristiche imprevedibili". Il Comitato ha espresso pertanto la "necessità di migliorare la sorveglianza e la segnalazione di ricoveri e decessi per comprendere meglio l'attuale impatto sui sistemi sanitari".
- di Redazione Sky TG24

In Toscana 87 nuovi casi e un decesso

Sono 87 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 33 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 54 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.582.184. I nuovi casi sono lo 0,01% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.888 persone) e raggiungono quota 1.517.286 (95,9% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 53.428 positivi, -3,3% rispetto a ieri. Di questi 197 (13 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 5 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva. La lista dei decessi si aggiorna con 1 nuovo decesso: un uomo di 81 anni. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 203 tamponi molecolari e 852 tamponi antigenici rapidi: di questi l'8,2% è risultato positivo. Sono invece 210 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 41,4% di questi è risultato positivo. 
- di Redazione Sky TG24

Oms: "Pandemia resta emergenza internazionale sanità pubblica"

La pandemia "continua a costituire un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale". Lo ha affermato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, concordando con il parere offerto dal Comitato di emergenza per il Coronavirus in merito alla pandemia di Covid-19 in corso. Il direttore generale, spiega l'Oms, riconosce l'opinione del Comitato secondo cui la pandemia di Covid-19 "è probabilmente in una fase di transizione e apprezza il consiglio del Comitato di affrontare con attenzione questa transizione e mitigare le potenziali conseguenze negative.
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, decessi in calo del 30,3% in una settimana

Diminuiscono del 30, 3% i decessi Covid. Sono stati 345 negli ultimi 7 giorni (di cui 28 riferiti a periodi precedenti), con una media di 49 al giorno rispetto ai 71 della settimana precedente. Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, sui dati della settimana dal 20 al 26 gennaio.  
 
- di Redazione Sky TG24

Usa, variante Kraken oltre il 60%

Si consolida la prevalenza della sotto-variante XBB.1.5 (cosiddetta Kraken) negli Usa: nell'ultima settimana, secondo i Centers for Disease Control and Prevention, è stata responsabile del 61,3% dei contagi. Molto indietro la sotto-variante Cerberus - BQ.1 (9,3%) e soprattutto la 'figlia' BQ.1.1. La sotto-variante XBB.1.5 è un sotto-lignaggio di XBB che è, a sua volta, frutto di una ricombinazione di due ceppi di sotto-variante BA.2. In Usa ha cominciato ad attirare l'attenzione su di sé a fine novembre, quando era al 2%, ma cominciava già a mostrare un vantaggio di crescita rispetto alle altre sotto-varianti. Oggi è fortemente dominante soprattutto nell'Est del Paese, mentre nel centro e nell'Ovest ancora resistono ancora BQ.1 e BQ.1.1. In Italia, la prevalenza di XBB.1.5 risulta per il momento molto bassa, anche se in crescita rispetto alle settimane precedenti. Nell'ultima Flash Survey dell'Istituto Superiore di Sanità pubblicata il 20 gennaio (con dati fino al 10 gennaio) è stata rilevata in solo 12 campioni su 1.191 (1%). La grande maggioranza dei casi italiani (l'86,3%) afferisce alla sotto-variante BA.5 e ai suoi sotto-lignaggi. Tra questi, spicca BQ.1, specie nella forma BQ.1.1, che, da sola, è responsabile del 36,7% dei contagi . Tra le sotto-varianti emergenti, gli occhi sono puntati anche su CH.1.1 (Orthrus) che ha attirato attenzione soprattutto nel Regno Unito, dove, secondo l'ultimo report tecnico dell'UK Health Security Agency, è responsabile di circa 1 contagio su 5. In Italia, per il momento CH.1.1 è responsabile del 2.6% dei contagi. 
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, senza quarta dose 11,9 milioni di italiani 

Scendono le somministrazioni giornaliere delle quarte dosi di vaccino anti-Covid (-30,6%) e sono attualmente scoperte 11,9 milioni di persone. Lo evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 20-26 gennaio. La copertura per la quinta dose è invece pari al 13,5%. Al 27 gennaio, sono 6,78 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Sono invece 7,25 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster (terza dose). 
- di Redazione Sky TG24

Monitoraggio Gimbe, i nuovi casi a livello regionale 

I nuovi casi, sottolinea Gimbe, diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione dell'Abruzzo (+4,4%): dal -9,4% della Provincia Autonoma di Bolzano al -46,9% del Molise (tabella 1). In 7 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +1,4% di Piacenza al +71,4% di Chieti, mentre nelle restanti 100 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -2,8% di Lodi al -63,6% di Campobasso). In nessuna Provincia l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti. Si registra al contempo un calo del numero dei tamponi totali (-11,4%). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 6,3% al 5,9% per i tamponi molecolari e dal 7,9% al 6,4% per gli antigenici rapidi. Rispetto all'occupazione degli ospedali, al 26 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 6,4% in area medica (dal 2,6% del Piemonte al 19,8% dell'Umbria) e del 2,1% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Provincia Autonoma di Bolzano al 5,9% della Valle D'Aosta).      
 
- di Redazione Sky TG24

Fda, possibile legame tra co-vaccinazione e ictus

La co-somministrazione del vaccino bivalente anti-Covid della Pfizer come richiamo e di un vaccino antinfluenzale può aumentare il rischio di avere un ictus. Questo è quanto emerso da un'indagine preliminare condotta dalla Food and Drug Administration (Fda). L'Agenzia americana ha setacciato i database sui danni da vaccino per fare chiarezza su un altro problema di sicurezza su cui stavano indagando. A inizio mese uno dei sistemi di sorveglianza sui vaccini degli Stati Uniti ha segnalato una possibile associazione tra il vaccino della Pfizer specifico contro Omicron e un rischio elevato di ictus ischemico tra gli anziani sopra i 65 anni
d'età. I funzionari della Fda che hanno indagato sul collegamento hanno affermato che la maggior parte dei pazienti aveva anche ricevuto il vaccino antinfluenzale lo stesso giorno, il che potrebbe essere un fattore di rischio. Questo inverno milioni di americani hanno ricevuto entrambi i vaccini contemporaneamente, a seguito di un'importante campagna promossa dalla Casa Bianca. Lo scorso settembre, infatti, Ashish Jha, coordinatore della task force contro il Covid della Casa Bianca, ha dichiarato: "Credo che questo sia il motivo per cui Dio ci ha dato due braccia: una per il vaccino antinfluenzale e l'altra per il vaccino Covid".
 
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, ancora in calo contagi, ricoveri e decessi

Ulteriore discesa di contagi (-26,5%), ricoveri ordinari (-18,4%), terapie intensive (-9,7%) e decessi (-30,3%) negli ultimi 7 giorni. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 20-26 gennaio 2023, rispetto alla precedente, una diminuzione dei nuovi casi Covid (38.159 vs 51.888) e dei decessi (345 - di cui di cui 28 riferiti a periodi precedenti - vs 495, con una media di 49 al giorno rispetto ai 71 della settimana precedente). In calo anche i casi attualmente positivi (251.970 vs 300.050 -16%), le persone in isolamento domiciliare (247.684 vs 294.820, -16%), i ricoveri con sintomi (4.081 vs 5.003) e le terapie intensive (205 vs 227).
- di Redazione Sky TG24