Si è svolta nel capoluogo lombardo l'undicesima edizione dell'appuntamento dal vivo con i lettori della rivista per incontrarsi, ascoltare e discutere
Ripensare tutto, mentre il mondo muta velocissimo. La pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi climatica sono eventi epocali vicinissimi nel tempo. Mutamenti sui quali riflettere per adattarsi altrettanto in fretta. Questo è il tema del Festival di Rivista Studio organizzato alla Triennale di Milano.
I grandi cambiamenti ridisegnano la direzione delle idee
I grandi cambiamenti ridisegnano la direzione delle idee, creative, imprenditoriali, nella ricerca. L’architettura, per Stefano Boeri, padre del "Bosco verticale" di Milano, deve rivedere anzitutto il rapporto con la natura, progettando città in cui gli alberi abbiano lo spazio per esistere ma anche per migliorare la vita degli esseri umani. Difenderli dal caldo, da temperature che si annunciano sempre più alte. L’aria che respiriamo passa attraverso la mobilità, da elettrificare, in un futuro di auto costruite con componenti che possano essere smaltiti.
"La giusta quantità di felicità"
Sostenibilità è un imperativo che crea nuovi ruoli professionali, all’interno delle grandi aziende come dell’Università: “Corporate Sustainability” è un corso di laurea alla Bocconi. Per il professor Stefano Pogutz che ne è titolare, “se la sostenibilità è un obiettivo dobbiamo modificare il modo con cui realizziamo i nostri prodotti o servizi ma anche cambiare la nostra modalità di consumarli”.
Riduzione dell’impatto e adattamento, fino all’estremo progetto di un’architettura basata sul legno che una volta usato e decomposto ritorna alla terra: è il mondo che il designer e architetto Michele De Lucchi ripensa "con più sole, pioggia e la giusta quantità di felicità”. Per ripartire è necessario ripensare a tutto, o almeno provarci.