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Pordenone, soldatessa americana che ha investito e ucciso un 15enne forse giudicata in Usa

Cronaca

Pina Esposito

Il fatto di essere una militare della base Usaf di Aviano le consente di evitare il processo in Italia. Lo prevede la Convenzione di Londra del 1951 sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa. Così è stato ad esempio nel caso del Cermis

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Soltanto una volta chiusa la fase istruttoria in Italia, che potrà durare anche un anno, si saprà se Julia Bravo, la soldatessa americana che ha investito e ucciso un ragazzo di 15 anni in provincia di Pordenone, sarà giudicata negli Stati Uniti. Al momento dell’esercizio dell’azione penale, infatti il ministro della Giustizia italiano può, a sua discrezione o su istanza delle autorità statunitensi, decidere di attivare il difetto di giurisdizione e consentire all'indagato statunitense di essere processato nel proprio Paese. Una possibilità, questa, prevista da appositi trattati internazionali che riguardano proprio la giurisdizione dei militari Nato in Europa. 

Il caso del Cermis

Opzione cui si fece ricorso in relazione alla strage del Cermis. Nel 1998 un caccia decollato dalla stessa base di Aviano tranciò i cavi della funivia provocando 20 morti. Una tragedia per la quale alla fine non ha pagato nessuno perché i componenti l’equipaggio del caccia, tornati in America, furono sottoposti a processo, ma la Corte Marziale, la giustizia militare statunitense, decise di assolverli dalle accuse di omicidio preterintenzionale e omicidio colposo. Solo in appello vennero riconosciuti colpevoli di ostruzione alla giustizia, per aver distrutto il nastro video registrato sull’aereo e congedati con disonore dal corpo dei Marines. 

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Se processata in Usa sarà giudicata dal tribunale militare

Era ubriaca Julia Bravo, aveva un tasso alcolico di 4 volte superiore alla norma, ed era fuori servizio, ma se verrà concessa la giurisdizione americana a giudicarla sarà comunque un tribunale militare. Parallelamente potrebbe essere giudicata anche da un tribunale ordinario. E se in Italia per l’omicidio stradale è prevista una pena dagli 8 ai 12 anni, in alcuni Stati americani la guida in stato di ebbrezza con l’aggravante dell’omicidio, può comportare fino a 30 anni di reclusione.

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