In Campidoglio la camera ardente per il divulgatore scientifico scomparso il 13 agosto, poi il funerale laico. Il figlio: "Era una persona che è riuscita a unire e non a dividere. L'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l'esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. L'ha affrontata con serenità, non l'ho mai visto nello sconforto e nella paura. La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita"
"Continuerà a vivere attraverso libri, trasmissioni e dischi e in tutti quei ragazzi che con sacrificio cercano l'eccellenza, nei ricercatori che malgrado le difficoltà cercano la meta nella ricerca contribuendo al nostro bene. Sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire e non disunire, le persone che cercano di la bellezza della natura, le persone che cercano di assaporare la vita". Così Alberto Angela ha ricordato commosso il padre Piero, giornalista, divulgatore scientifico e intellettuale amatissimo scomparso a Roma il 13 agosto. La camera ardente è stata allestita in Campidoglio nella Sala della Protomoteca, a seguire saranno celebrate le esequie con cerimonia laica (LE FOTO). "Lui era razionale e scientifico - ha aggiunto Alberto Angela - Ma poi era una persona con un umorismo incredibile e capace di mettersi a suonare il pianoforte per ore. Era bravo in tutte le cose, persino nel disegno".
"Mi ha insegnato a non avere paura della morte"
Alberto Angela, di fronte al feretro ricoperto da rosse rosse, circondato da tante corone (anche della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio), e dai gonfaloni delle città di Roma e Torino (dove Angela è nato nel 1928), della Regione Piemonte e del comune di Montelupo Fiorentino (di cui il giornalista era cittadino onorario dal 2018), ha detto di parlare "come figlio e come collega" e ha ricordato come Piero Angela sia stato "una persona che è riuscita a unire e non a dividere". "Lui ci ha insegnato tante cose - ha aggiunto - L'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l'esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. L'ha affrontata con serenità, non l'ho mai visto nello sconforto e nella paura".
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"L'amore è un sentimento che rimane e si trasforma in valore"
"Le persone che amiamo non vorrebbero mai lasciarci - ha proseguito Alberto Angela - Però accade. Mio padre è riuscito sempre a unire pur mantenendo le sue opinioni. In questi giorni ci hanno sorpreso messaggi, articoli, pieni non dolore ma di amore, un sentimento che rimane e che si trasforma in valore. E i valori sono eterni". Poi ha raccontato: "L'ultima cosa che fisicamente ha detto, il comunicato, con poche forze, l'abbiamo raccolta io e mia sorella e trascritta. Era come se parlasse agli amici, si è rivolto al suo pubblico, a chi lo ha amato".
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"La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita"
"Se ne è andato soddisfatto, come quando ci si alza dopo una cena con gli amici", ha detto ancora Alberto Angela. "Quando ha capito che era arrivata la fine ha concluso le trasmissioni e il disco jazz, discorso ai familiari e al pubblico, e poi se ne è andato". "Sembrava riservato ma dentro aveva un fuoco. La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita. Ci ha detto di fare la nostra parte, e anche io ora cercherò di fare la mia", ha concluso.