Caso Regeni, la Cassazione conferma lo stop al processo. I genitori: "Ferita per l'Italia"

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La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Roma contro lo stop deciso dal gup - e prima ancora dalla Corte di Assise di Roma - del processo nei confronti dei quattro 007 egiziani imputati per l’omicidio del ricercatore 

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Resta sospeso il processo ai quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore italiano Giulio Regeni nel 2016 al Cairo. Lo ha deciso la corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Roma contro la decisione del gup che l'11 aprile scorso ha disposto la sospensione del procedimento disponendo nuove ricerche degli imputati a cui notificare gli atti. Con la decisione della Cassazione si riducono i margini, in base a quanto si apprende, di potere celebrare un processo in Italia sul caso Regeni. 

I genitori: "Ferita per tutti gli italiani"

"Attendiamo di leggere le motivazioni ma riteniamo questa decisione una ferita di giustizia per tutti gli italiani. "Abnorme" è certamente tutto il male che è stato inferto e che stanno continuando a infliggere a Giulio. Come cittadini non possiamo accettare né consentire l'impunità per chi tortura e uccide". Lo affermano i genitori di Regeni, Paola e Claudio Regeni, assistiti dall'avvocato Alessandra Ballerini, commentando la decisione della Cassazione. 

Some Italian journalists of the National Federation of the Italian Press hold banners reading 'the truth for Regeni' outside the court in piazzale Clodio  in Rome, Italy, 25 May 2021. The preliminary hearing begins against four Egyptian security officers accused in 2016 of torture and murder in Cairo of an Italian student Giulio Regeni. ANSA / ANGELO CARCONI

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