Risale a 14 anni fa l'ultimo bando con numeri analoghi. Tre le prove scritte da affrontare: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo. CInque le sedi individuate per lo svolgimento degli scritti
Ha preso il via oggi, con la prima delle prove scritte, il maxi-concorso per 500 posti in magistratura. Sono 6.524 i candidati che partecipano: risale a 14 anni fa l'ultimo bando con numeri analoghi. Tre le prove scritte che i candidati devono affrontare: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo. La prima fase del concorso si svolge in cinque sedi: Fiera di Roma (dove sono stati ammessi 1.961 candidati), Fiera del Levante di Bari (601 candidati), Fiera di Bologna (1.729 candidati), Fiera di Milano-Rho (1.072 candidati) e Lingotto Fiere di Torino (1.160 candidati).
Cinque ore per ciascuna prova
Per ciascuna materia oggetto delle prove scritte i candidati, si legge nel regolamento, hanno a disposizione, per lo svolgimento del tema, cinque ore dalla dettatura della traccia, salvo il riconoscimento ai candidati portatori di handicap degli eventuali tempi aggiuntivi concessi con delibera del Consiglio Superiore della Magistratura. Vietato introdurre nell’aula d’esame "carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque genere non autorizzati, telefoni cellulari, agende elettroniche e qualsiasi strumento idoneo alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati. Non è altresì consentito introdurre borse di alcun tipo o dimensione. I candidati potranno portare con sé gli indispensabili effetti personali".
Il messaggio della ministra Cartabia
"La magistratura e il Paese intero attendono la competenza, le fresche energie, l'entusiasmo e la passione dei più giovani" ha detto la ministra della Giustizia Cartabia nel suo messaggio ai candidati alla vigilia del concorso. "La giustizia - ha proseguito - è un servizio fondamentale per ogni cittadino e per l'intero sistema Paese, che si regge anzitutto su un nutrito corpo di magistrati, dotati di una solida preparazione giuridica e di alto profilo professionale, chiamati a svolgere un compito di altissimo valore sociale e costituzionale. I futuri giovani magistrati, insieme ai colleghi con più esperienza, saranno chiamati a dare un contributo insostituibile alla stagione di riforme e di rinnovamento che la giustizia italiana sta attraversando". "A ciascun candidato - ha conlcuso la Guardasigilli - auguro di poter incrementare, con il suo lavoro quotidiano, l'indispensabile fiducia che ogni cittadino deve poter riporre in ogni tribunale, in ogni corte, in ogni ufficio giudiziario. In bocca al lupo a tutti!!".