Nella Regione si va verso lo stato di emergenza. In una ventina di comuni del Bergamasco, i sindaci prendono misure per il consumo responsabile. Uniacque: non si esclude una richiesta di razionamento
Vietato lavare la macchina o irrigare giardini. Dalla Val Brembana, in una Lombardia che va verso lo stato di emergenza per l’emergenza siccità, arriva un’anteprima di come potrebbe essere il nostro immediato futuro. I sindaci di una ventina di Comuni hanno infatti firmato un’ordinanza contro gli sprechi di acqua. Più che sulle multe, al momento, si punta sul buon senso dei cittadini.
L’inverno presenta il conto
A rendere la situazione particolarmente critica è stato l’inverno senza neve e con pochissima pioggia. Che vuol dire sorgenti meno cariche. Da dicembre 2021 fino a fine febbraio, l’Italia ha avuto l’80% di pioggia e il 60% di neve in meno rispetto alla media stagionale.
L’allarme di Uniacque: non si esclude il razionamento
Per questo Uniacque, che gestisce il servizio idrico nella provincia di Bergamo, ha invitato 25 Comuni, in cui la situazione rischia di diventare critica, a prendere le prime misure. “Rispetto al 100% di potenzialità, le sorgenti ci stanno restituendo un 30%”, dice a Sky TG24 Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque che non esclude, se la situazione dovesse peggiorare, il passaggio a misure di razionamento.
La situazione a San Pellegrino Terme
Tra i comuni che hanno emesso l’ordinanza antisprechi anche San Pellegrino Terme. Nel Paese famoso per la sua acqua, il colpo d’occhio è diverso rispetto a quello della pianura. Il Brembo continua a scorrere ma i dati dell’Agenzia regionale protezione ambiente dicono che il livello del fiume è ai minimi degli ultimi 5 anni. “Al momento non abbiamo particolari problemi – dice il sindaco, Fausto Galizzi – ma se ci arrivano dei segnali di questo tipo, allora per senso di responsabilità prendiamo le giuste misure”.