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G20 Venezia, sì a global tax. Tensioni durante manifestazione contro il vertice. VIDEO

Cronaca

Raggiunta intesa sulla tassazione delle multinazionali, sulla base di una ripartizione degli utili e di un'aliquota minima del 15%. Il ministro dell'Economia Franco: "Accordo storico, regole fissate per la prima volta". Ma nella città lagunare si sono registrati anche scontri tra manifestanti e polizia

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Raggiunto l'accordo dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali sulla tassazione delle multinazionali, sulla base di una ripartizione degli utili e di un'aliquota minima del 15%. Lo si legge sul comunicato finale del G20 finanze di Venezia. Ma nel capoluogo veneto si sono registrate tensioni durante una manifestazione contro il vertice guidata da ambientalisti. Dopo il lancio di alcune bottiglie di vetro, sono partite le prime cariche delle forze dell'ordine contro i manifestanti. Gli attivisti hanno cercato di superare il blocco imposto dalla polizia prima del Ponte dell'Accademia. Alcuni dei manifestanti, incappucciati, sono stati fermati dagli agenti.

Il ministro Franco: "Accordo storico"

Il ministro dell'Economia italiano Daniele Franco definisce l'intesa sulla global tax  "un accordo storico" perché "per la prima volta fissiamo regole per la tassazione delle grandi multinazionali". La tassazione, secondo Franco, "dovrebbe interrompere ridurre i margini per la concorrenza fiscale e portare a un sistema impositivo mondiale più equo e più coordinato".  Con l'accordo "la concorrenza fiscale non viene abolita ma in qualche modo regolata", ha precisato Franco, spiegando anche che si intende "implementare a fine ottobre", a livello del G20 dei leader di Governo, i meccanismi concordati.

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Gentiloni: accordo storico su riforma fisco globale

Il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni durante una pausa dei lavori del G20 ha scritto su Twitter: "Orgoglioso di partecipare a una giornata storica. Accordo per una riforma della tassazione globale. Il 'Patto di Venezia', se vogliamo chiamarlo così, sarà un patto globale delle regole della tassazione che lascerà il segno". Con l'accordo del G20 per la tassazione delle multinazionali si punta a "ridurre la competizione fiscale dentro binari accettabile: un messaggio che può convincere questi Paesi a salire a bordo, e dai contatti avuti almeno con alcuni questa possibilità c'è", ha detto sui tre Paesi europei - Ungheria, Irlanda ed Estonia, ancora dubbiosi sull'accordo sulla tassazione delle multinazionali. Gentiloni ha spiegato che "cominceremo a lavorare con loro già all'Eurogruppo di lunedì prossimo, cui parteciperà anche Janet Yellen". Poi ha aggiunto che "l'Italia è certamente molto impegnata in questo periodo con riforme e proposte legislative che fanno parte degli impegni presi per questo piano di recovery, quindi sono fiducioso che il piano italiano sarà fra i 12 approvati martedì" (L'INTERVISTA INTEGRALE A GENTILONI)

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L'emergenza Covid

Non solo global tax. Al centro del G20 anche l'emergenza Covid. "Daremo priorità all'accelerazione della consegna dei vaccini, diagnosi e terapie" specie nei Paesi svantaggiati e daremo "risposte per reagire rapidamente a nuove varianti", si legge nel comunicato finale del summit. Tra i punti in evidenza anche una task force di Banca mondiale, Organizzazione mondiale della sanità, fondo monetario internazionale e Organizzazione mondiale del commercio per rispondere al "bisogno urgente di essere più preparati" alle pandemie. Vengono inoltre incaricati gli esperti dei ministri delle Finanze e della Salute a "fare proposte concrete" per il meeting congiunto di ottobre.

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La manifestazione contro il vertice

In contemporanea col vertice che si è svolto all'Arsenale, circa 1000 persone hanno preso parte, nell'area delle Zattere della città lagunare, alla manifestazione organizzata dal movimento No Grandi Navi contro il G20 dell'Economia. La protesta si è fermata davanti al 'muro' delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che hanno disperso i manifestanti rispondendo al lancio di bottiglie, fumogeni e fuochi artificiali. L'azione dimostrativa che nelle intenzioni degli organizzatori avrebbe dovuto raggiungere anche l'Arsenale, dove era in corso il summit, per dire no alle grandi navi, allo sfruttamento turistico della città lagunare e allo "strapotere della finanza fossile". Improvvisamente la marea umana si è mossa e ci sono stati i primi tafferugli con le forze dell'ordine. Il gruppo in testa al corteo ha cercato di sfondare la fila di poliziotti posizionati ai piedi del Ponte dell'Accademia. Sono volate bottiglie e molti arredi esterni degli hotel lungo il percorso. La polizia ha risposto con due cariche, riuscendo a far indietreggiare i manifestanti.