Covid, riapertura scuole 100%: per i sindacati "mossa azzardata, nessun cambio di rotta"
CronacaSecondo le sigle sindacali per ripristinare totalmente la didattica in presenza servono correttivi come l'intensificazione della campagna vaccinale per il personale scolastico e la riorganizzazione del sistema dei trasporti. "La situazione è rimasta identica sul piano nazionale", attaccano
Per i sindacati "aumentare la percentuale degli alunni in presenza al 100% senza correttivi rappresenta una mossa azzardata". A dirlo sono Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di Roma e Lazio. "Il Governo non ha rappresentato ancora quel cambio di rotta atteso dalla comunità educante, la situazione è rimasta identica sul piano nazionale", scrivono le sigle sindacali. "Trasporti, spazi, dispositivi di protezione individuale, organici inadeguati rischiano di provocare un fortissimo stress organizzativo per lavoratrici e lavoratori, dirigenti, studentesse e studenti, con un impatto enorme a poco meno di due mesi dal termine delle lezioni" (LA ROAD MAP DELLE RIAPERTURE).
"Intensificare la campagna vaccinale e organizzare trasporti"
"Nel Lazio", aggiungono Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, "anche grazie allo sforzo delle organizzazioni sindacali del comparto scuola si è riusciti a porre argine intensificando la campagna vaccinale nelle scuole e tenendo un quadro organizzativo ad intreccio con il sistema dei trasporti nell'area metropolitana. Aumentare la percentuale degli alunni in presenza al 100% senza questi correttivi rappresenta una mossa azzardata", concludono.
Cisl Scuola: "Non basta fissare una data per dare attenzione"
Ad attaccare il governo è anche Maddalena Gissi, segretaria Cisl Scuola:"Se la decisione della riapertura generalizzata il 26 aprile dev'essere letta come un segnale di attenzione del Governo alla scuola”, afferma, “allora forse è il caso di dire che quell'attenzione dovrebbe tradursi in qualcosa di più che il fissare una data, ma concretizzarsi nella messa in atto di interventi assolutamente necessari, dal tracciamento alla fornitura di dispositivi adeguati, interventi che devono riguardare sia le classi che tornano in presenza, sia quelle dei gradi di scuola per i quali le attività in presenza sono state normalmente erogate per tutto l'anno scolastico", ribadisce Gissi (COVID, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE)