Dietro il Colosseo, seguendo i sampietrini da Tor Pignattara a San Lorenzo. Per una storia della città un po' diversa, che vive all'aria aperta. E sopravvive all'emergenza coronavirus
di Roberta Giuili
Condividi:
1/4Roberta Giuili, Sytg24
I nasoni sono le tipiche fontanelle romane dell'acqua pubblica. Hanno tutta una loro storia e, soprattutto, hanno sempre partecipato a quella della città. Questo nasone osserva da decenni il Circo Massimo. Alle sue spalle, guardando dietro il Colosseo, si apre il mondo delle "periferie" romane.
2/4Roberta Giuili, Skytg24
Tor Pignattara, nella zona sud-est della città, è un quartiere di case popolari con una sua anima complessa e da sempre, con l'arrivo di diversi tipi di immigrazione, in mutazione. Moltissimi dei palazzi sono decorati e ricoperti da murales monumerali come questo.
3/4Roberta Giuili, Skytg24
Oltre ai murales, in giro per questo quartiere, si incontrano campane di vetro come questa: sono diventate opere d'arte in quella che è stata voluta come Galleria d'Arte Urbana. Ci hanno lavorato street artist della città per dare nuova vita, insieme, alle strade del quartiere e alla raccolta dei rifiuti.
4/4Roberta Giuili, Skytg24
A San Lorenzo, quartiere universitario, ci sono moltissime pizzerie a taglio. Un "fast-food" tipicamente romano, che popola tutta la città. E la domanda, quando ordini, è sempre: "Mangi qui o camminando?".