Lunedì prossimo è la data prevista dalla Regione Lazio per l'inizio del nuovo anno scolastico. Ma non mancano le difficoltà, tanto che nel quartiere litoraneo di Roma la dirigente scolastica dell'istituto "Via Mar dei Caraibi" ha deciso che non riaprirà per il primo giorno di lezioni. Ecco perché
I ragazzi dell'Istituto comprensivo Statale "Via Mar dei Caraibi", a Ostia, il quartiere litoraneo di Roma, credevano che lunedì 14 settembre sarebbe stato il loro primo giorno di scuola, dopo oltre sei mesi di lontananza dalle aule. Invece la dirigente scolastica, la dottoressa Lucia Carletti, a meno di 48 ore dall'inizio delle lezioni, ha pensato bene di emanare un decreto che sospende le attività didattiche proprio per la prima giornata di lezioni. Il motivo? Il più classico dei rimpalli burocratici italiani (LO SPECIALE DI SKY TG24 SUL RIENTRO A SCUOLA).
Il rimpallo delle responsabilità
La dirigente getta la responsabilità sul decimo municipio di Roma Capitale, guidato da Giuliana Di Pillo, eletta nelle liste del Movimento 5 Stelle. La preside, infatti, ha scritto nero su bianco che il Municipio ha ammesso come i lavori di tramezzamento della palestra dell'Istituto non siano stati completati a causa - si legge nel documento ufficiale - di "indisponibilità momentanea dei materiali unitamente alla contemporanea esecuzione di altri interventi".
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La comunicazione del rinvio 48 ore prima della riapertura
In parole povere, la Carletti avrebbe realizzato solo nell'ultimo giorno feriale prima della ripresa delle attività che i lavori necessari per garantire il distanziamento sociale dei ragazzi non sarebbero stati ultimati in tempo utile. Così, a meno di 48 ore dall'inizio, ha candidamente comunicato a tutta la comunità, genitori compresi, che no, l'anno scolastico non ripartirà puntuale.
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Le lezioni dovrebbero cominciare martedì
A rigor di logica, le lezioni dovrebbero essere regolari a partire da martedì, ma ovviamente un minimo di dubbio rimane. Nelle settimane scorse, nelle chat dei genitori preoccupati per il silenzio della dirigenza dell'Istituto, erano circolate le rassicurazioni dei docenti che coordinano le attività delle singole classi: "Un po' di pazienza", avevano chiesto i professori. Il tempo è scaduto. La pazienza è finita e i ragazzi salteranno il primo giorno di scuola.