Migranti, screening medico e quarantena di 14 giorni: i controlli contro il coronavirus
CronacaIl meccanismo studiato per evitare il dilagare di nuovi focolai di Covid-19 è scattato anche per le 28 persone positive a bordo della Sea Watch. Cruciale lo screening. Il periodo di isolamento può essere trascorso anche a bordo di imbarcazioni: in questo caso sulla Moby Zazà, individuata a maggio come nave-quarantena per chi sbarca in Sicilia
Prima uno screening medico per verificare se ci siano sintomi riconducibili al coronavirus, poi una quarantena di 14 giorni in centri o strutture dedicate, comprese delle navi individuate per questo scopo. È questo il meccanismo di controllo dei migranti in arrivo, studiato per evitare il dilagare di nuovi focolai di Covid-19 (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE). Meccanismo che è scattato anche con le 28 persone positive a bordo della Sea Watch: sono state trasferite, insieme agli altri migranti soccorsi, a bordo della nave Moby Zazà, individuata a maggio come nave-quarantena per gli sbarcati in Sicilia.
L’assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti arrivati via mare
Come soggetto attuatore delle attività emergenziali connesse all'assistenza e alla sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare - ma anche di quelli arrivati sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi - è stato nominato, con una circolare della Protezione civile del 12 aprile, il capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno. Al momento si tratta di Michele Di Bari. Il compito di questa figura, “che si avvale della Croce rossa Italiana quale struttura operativa del Servizio nazionale", è provvedere "all'assistenza alloggiativa e alla sorveglianza sanitaria delle persone soccorse in mare e per le quali non è possibile indicare il ‘Place of Safety’ (luogo sicuro)" e di quelle "giunte sul territorio nazionale in modo autonomo". È possibile, come successo nelle scorse ore, "utilizzare navi per lo svolgimento del periodo di sorveglianza sanitaria".
L’importanza dello screening medico
Nella circolare del Viminale dell’1 aprile scorso, con tema “Interventi di prevenzione della diffusione del virus Covid-19 nell'ambito del sistema di accoglienza”, si spiega che è cruciale che i migranti “vengano sottoposti prioritariamente al previsto screening da parte delle competenti autorità sanitarie e successivamente siano applicate le misure di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni". Lo screening, svolto dagli operatori della Croce rossa, consiste nel rilevamento della temperatura e in una visita medica per accertarsi che non ci siano sintomi.
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Il periodo di isolamento e quarantena
Solo al termine del periodo di quarantena, "e sempre che non siano emersi casi di positività al virus", i migranti potranno, ove ritenuto necessario, “essere trasferiti in altra struttura di accoglienza, previo rilascio di idonea certificazione sanitaria". Il periodo di quarantena e isolamento, come detto, può essere trascorso anche a bordo di navi: a maggio, con un bando del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata individuata la Moby Zazà, in rada di fronte a Porto Empedocle, per i migranti in arrivo in Sicilia dal Nordafrica. Una sorta di “Hotspot” galleggiante, in grado di ospitare un massimo di 285 persone, con una ventina di operatori sanitari: in origine la nave poteva accogliere oltre 2mila passeggeri, ma è stata strutturata all'interno per creare più aree di quarantena separate, nel caso arrivino gruppi in date diverse. Alla notizia della scelta della nave-quarantena si erano scatenate anche polemiche sui costi: per un mese di noleggio, denunciava la Lega in un'interrogazione parlamentare, l'armatore guadagna dai 900mila euro al milione e 200mila, in base agli ospiti a bordo.