L’inverno è stato particolarmente avaro di precipitazioni con un -80% di piogge rispetto alla media. Ma ora, Coldiretti lancia l’allarme: la grandine e il brusco calo delle temperature rischiano di rovinare le fioriture anticipate dei frutteti
Siccità e caldo anomalo hanno caratterizzato i mesi di gennaio e febbraio. La pioggia è quindi la benvenuta nelle campagne per non lasciare l'Italia a secco in un 2020 segnato fino ad ora dal -80% precipitazioni e una temperatura superiore di 1,87 gradi la media storica. Coldiretti però avverte che, per portare benefici, la pioggia deve cadere in modo costante e durare nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni.
Preoccupazione per le fioriture anticipate
In caso di forti piogge i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende a provocare frane e smottamenti. A preoccupare, inoltre, è anche la presenza di grandine e di un brusco abbassamento delle temperature. Il gelo potrebbe compromettere le fioriture dei frutteti anticipate in tutta Italia dal clima anomalo delgli ultimi mesi.