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Firenze, panchina rossa contro femminicidi rubata e poi restituita con biglietto di scuse

Cronaca

La panca era stata rubata nella notte tra il 18 e il 19 febbraio. I ladri l'hanno riportata nel luogo dal quale l'avevano trafugata lasciando un messaggio: "Scusate dell'accaduto, non eravamo a conoscenza del significato così importante"

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"Scusate dell'accaduto. Non eravamo a conoscenza del significato così importante". Con queste parole, scritte su un biglietto, i responsabili del furto della panchina rossa a Firenze si sono scusati per aver portato via il simbolo contro i femminicidi. La panca era stata trafugata nella notte tra il 18 e il 19 febbraio dai giardini del Quartiere 5 in via Allori e, dopo la denuncia del Comune e dell'Assessore al decoro Alessia Bettini, è stata riconsegnata con un biglietto di scuse. Le foto dell'oggetto restituito sono poi state pubblicate sui social proprio da Bettini.

Il biglietto di scuse

Nel biglietto, attaccato al centro della panchina, si legge "sappiamo che averla riportata indietro non basterà a scusare il gesto indignitoso che abbiamo fatto". A corredo del foglio c'è poi una sigla "O.G.D.T.", che potrebbero essere le iniziali dei responsabili del furto. 

L'assessore al decoro: "Gioia dopo lo sdegno di ieri"

A diffondere la foto della panchina tornata al suo posto e del biglietto è stata l'assessore al decoro del Comune di Firenze, Alessia Bettini, su Facebook. "Che gioia oggi, dopo lo sdegno di ieri - ha scritto - nella notte hanno riportato la panchina rossa al suo posto in via Allori. Denunciare serve sempre: indignatevi per le cose che non vanno. Cambiare si può!". 

Il furto della panchina

La denuncia sui social della scomparsa della panchina rossa era stata fatta sempre da Bettini e da Cristiano Balli, presidente del Quartiere 5. "Un atto inaccettabile – aveva detto l’assessore Bettini - abbiamo denunciato il furto alle forze dell’ordine e provvederemo a sostituire la panchina il prima possibile. Facciamo appello ai cittadini a collaborare segnalando eventuali elementi che possano far risalire agli autori del furto". Mentre Balli si era definito sconcertato perché "la panchina rossa nel giardino di via Allori era un segno importante rispetto al tema di contrasto alla violenza di genere. Rimetteremo quanto prima la panchina perché è un dovere continuare a promuovere anche attraverso i simboli il contrasto alla violenza contro le donne".