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Papa Francesco: "Dio non è Mandrake e non ha la bacchetta magica"

Cronaca

Il Santo Padre intervistato per Tv2000: "Il cristianesimo è perseguitato, c'è un processo che vuole annientarlo perché è una minaccia"

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"I santi hanno capito cos'è credere in un Dio che è Padre e non in un dio-Mandrake, con la bacchetta magica". Lo ha detto Papa Francesco intervistato da don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, e trasmessa nei prossimi giorni da Tv2000.

"I cristiani troppo corretti sono solo teisti"

"Quando vedo cristiani troppo puliti che hanno tutte le verità, l'ortodossia, la dottrina vera, e sono incapaci di sporcarsi le mani per aiutare qualcuno a sollevarsi, non sanno sporcarsi le mani; quando vedo questi cristiani io dico: 'Ma voi, non siete cristiani; siete teisti con acqua benedetta cristiana, ma ancora non siete arrivati al cristianesimo", ha aggiunto il pontefice. "Alle volte", ha argomentato, "ci vengono teorie che ci fanno presentare un Dio astratto, un Dio ideologico... Un'idea, perfetto; e che ti provano l'esistenza di Dio come fosse una matematica ", invece "i santi... Hanno capito cosa è credere in un Dio che è Padre e non in un dio-Mandrake, con la bacchetta magica".

"Il cristianesimo è visto come una minaccia"

Il cristiano "troppo pulito" è "un cristiano a metà", continua Francesco, "un cristiano superficiale, neppure un cristiano: un uomo che crede in Dio, che ha delle idee chiare sulla redenzione, anche crede in satana, sa che satana esiste, ma si ferma alla porta degli inferi, fa dei calcoli". Il Papa, rispondendo a una domanda di don Marco Pozza, è interventuo anche sul tema del significato e sul valore del cristianesimo nell'epoca attuale: "c'è un processo contro il cristianesimo", "il cristianesimo è perseguitato. C'è un processo che vuole annientarlo perché il cristianesimo è una minaccia. La storia del cristianesimo è una storia di persecuzioni. È vero che il cristianesimo non vive di successi, la verità cristiana è nella perseveranza dei cristiani, perseveranza contro la mondanità, nella mondanità".