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“A Bologna tra sardine e tossici”, polemica e giallo su un tweet di un presunto agente

Cronaca

Il messaggio è apparso il 16 gennaio sul profilo di “Claudio 80”. Accanto alla frase, la foto di un uomo con pistola e distintivo al collo. Un poliziotto denuncia alla polizia postale: "Sono io nell'immagine, ma né l'account né il tweet sono miei". Accertamenti in corso

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Polemica e giallo su un un post pubblicato su Twitter con un'immagine accompagnata dalla frase :“Ragazzi vi posto questa mia foto in un'operazione svolta proprio in quel di Bologna dove tra sardine centri sociali tossici e popolazione poco collaborativa non è proprio una passeggiata di salute”. Nella foto appare un uomo con pistola e distintivo al collo. Nella serata di sabato 18 gennaio, un poliziotto ha presentato denuncia alla polizia postale, spiegando di essersi riconosciuto: "Sono io l'agente della foto, ma non è mio né l'account né il tweet". L'immagine risalirebbe a circa 20 anni fa. La Digos di Bologna e la Polizia postale stanno svolgendo accertamenti.

Il profilo Twitter sotto osservazione

La pagina sotto osservazione, che ha oltre 1.600 follower, appartiene a un certo “Claudio 80” e l'account si chiama “Claudio8013”. Dal 2015, anno di iscrizione alla piattaforma social, ci sono 143mila tweet. Nella foto profilo c’è un uomo col volto coperto da un passamontagna del tipo usato dai reparti speciali. Da quanto si legge nella descrizione, sarebbe laureato e di Roma. Sulla bacheca trovano spazio numerose foto e messaggi inneggianti alla polizia e alle forze dell'ordine in generale. Numerosi, poi, i messaggi ripostati del leader leghista Matteo Salvini, di Giorgia Meloni e di tanti utenti di destra e sovranisti. Ci sono anche appelli all'"Italexit" e continue critiche ai partiti di centrosinistra e alle sardine (CHI SONO).

Il post su Bologna

Nei commenti seguiti al contestato tweet, in risposta a un follower, “Claudio 80” sostiene che le sardine "amano l'illegalità. Aspetta che abbiano dei figli. Aspetta che facciano qualcosa a loro poi piangono con noi disperati". La foto in bianco e nero postata col messaggio, ritrae un uomo inquadrato dalle gambe fino all'altezza degli occhi, sorridente, in jeans e maglione a V, distintivo al collo e pistola nella mano destra. Nella stanza si vede un computer dallo schermo massiccio, del tipo che si usava diversi anni fa.

Verifiche in corso

Secondo alcuni, il profilo sarebbe un fake. Digos e Polizia postale stanno svolgendo degli accertamenti. Se l’autore del messaggio fosse effettivamente un poliziotto, non sfuggirebbe a un provvedimento disciplinare. Avrebbe palesemente violato, infatti, la circolare del capo della Polizia, Franco Gabrielli, dell'ottobre scorso: invitava tutti gli operatori in divisa a tenere anche sul web un "comportamento sempre improntato al massimo rispetto dei principi costituzionali, delle libertà fondamentali, della dignità della persona e di non discriminazione". In particolare, Gabrielli spiegava come anche gli agenti possono esprimere opinioni, ma "sempre ponderando oculatamente tempi, modi e caratteri, in modo da tenere un comportamento improntato a correttezza, imparzialità e cortesia".

Le reazioni

Sul tweet non sono mancate le reazioni. Nicola Fratoianni di Leu ha sottolineato: “Non sappiamo se è un fake o se è il prodotto delle centrali dell'odio ben presenti nella politica italiana o se sia davvero un appartenente alle forze dell'ordine. Data la gravità e la potenziale pericolosità del messaggio siamo certi che il ministero dell'interno e i vertici della polizia interverranno al più presto per le opportune verifiche, per far bloccare questo account, e per provvedimenti immediati nel caso l'autore sia un rappresentante delle forze dell'ordine. Sulla vicenda presenteremo un'interrogazione parlamentare". Ha commentato anche Emanuele Fiano del Pd: “Qualcosa non funziona se un poliziotto considera giusto denigrare movimenti politici, comunità in cui opera e centri sociali. I poliziotti fanno un lavoro benemerito, di grande sacrificio, abnegazione e coraggio, il nostro impegno per dare a loro sempre il massimo possibile del nostro sforzo in Parlamento non cesserà mai, ma se questo tweet non risulterà essere un fake, mi auguro che verranno presi provvedimenti disciplinari".