In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Sicilia, polemica per campagna anti alcol dell’assessorato alla Salute: "Sessista"

Cronaca

Il messaggio avrebbe dovuto sensibilizzare contro l’abuso di bevande alcoliche da parte delle donne: la locandina raffigura due calici di vino che rappresentano un seno. È stata rimossa dopo 24 ore per le proteste sui social

Condividi:

Una campagna pubblicata due giorni fa sul portale Costruire Salute, dell’Assessorato Salute Sicilia, che avrebbe dovuto sensibilizzare contro l’abuso di alcol da parte delle donne, è stata travolta sui social dalle accuse di sessismo, tanto da essere rimossa dal sito dopo appena 24 ore. A scatenare le polemiche la locandina scelta per promuovere il messaggio: un volto femminile con sotto due abbondanti calici di vino rosso, a rappresentare il seno. Il tutto accompagnato dalla domanda: “Quali sono le dosi giuste di alcol per la donna?”. 

Fondazione Bellisario: "Troppi cliché sulla donna"

Tra i primi a denunciare la campagna la Fondazione Marisa Bellisario. "Sul sito della comunicazione istituzionale dell'Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana è apparsa (ed in seguito rimossa a causa di una 'rivolta popolare') una campagna di sensibilizzazione sull'abuso di alcol da parte...delle donne”, scrive in un comunicato Marcella Cannariato, responsabile della fondazione in Sicilia, che aggiunge: "Eh si: perché l'alcol, alle donne fa male (agli uomini, non si sa!) ed è opportuno rispettare 'le dosi' per evitare patologie come infertilità, aborti spontanei e tutto quello che riguarda la sfera riproduttiva. Il messaggio 'testuale', tra l'altro, è accompagnato dalla campagna di comunicazione visiva che mette in mostra, in un disegno che sembra 'invogliare', più che dissuadere...due abbondanti 'coppe di vino' sul seno". Per Marcella Cannariato si tratta "di campagne istituzionali che degradano la donna ai soliti cliché. Come Delegazione Sicilia della Fondazione Bellisario - aggiunge - riteniamo di dover denunciare e monitorare sempre comportamenti disfunzionali come questo, che ledono la dignità della donna e che contribuiscono a costruire un'immagine sessista di cui certamente non sentiamo la necessità".

La polemica social: "Volgare e denigrante"

Fabiola Brignone, giovane dipendente di Seus, la società partecipata che gestisce le ambulanze in Sicilia, in un post su Facebook si rivolge direttamente all’assessore alla Sanità Razza: “Caro assessore, da donne saremo felici e saremo più rassicurate che i soldi pubblici venissero utilizzati per sottoporre a dei controlli psicoterapeutici l’ideatore di questa campagna di comunicazione: sessista, volgare e denigrante”.

La presidente della commissione Sanità: "Non efficace per lo scopo"

La polemica è sbarcata anche all’Ars (l'Assemblea regionale siciliana), dove la presidente della commissione Sanità Margherita La Rocca Ruvolo ha dichiarato: “L’immagine non è efficace per lo scopo. Se pensiamo che queste campagne, guardandole, devono trasmettere un messaggio immediato, questa immagine di immediato trasmette altro e solo successivamente fa cogliere il nesso. Soldi spesi bene?”.