Le vittime della tragedia di Lutago, travolte da un automobilista ubriaco, erano tutte di nazionalità tedesca e di età compresa tra i 19 e i 22 anni. Tra loro anche una studentessa di medicina
Uno studente di architettura, una studentessa di medicina, un calciatore che sognava di entrare nelle file del professionismo. Sono le storie di tre delle sette vittime, tutte tedesche e di età compresa tra i 19 e i 22 anni, della tragedia di Lutago. La comitiva è stata travolta nella notte tra il 4 e il 5 gennaio dall’auto di Stefan Lechner, 27 anni, risultato poi positivo all'acoltest (QUAL È IL LIMITE IN ITALIA).
Dalla studentessa al calciatore
Sette ragazzi tedeschi, tutti di giovanissimi. Julian Vlam di Siegen faceva il calciatore e giocava come centrocampista nella squadra locale del Tsv, nel campionato interregionale, dove sognava di entrare a far parte nel mondo del professionismo. Il Corriere ha riportato le parole dei suoi compagni: "Dava sempre il massimo: anche quando entrava dalla panchina. Una presenza preziosa la sua: quest’anno aveva già segnato due gol - hanno detto dalla sua squadra - Adesso che Julian non c’è più, ottenere la promozione sarà molto più difficile".
Sempre da Colonia arrivava Julius Valentin Uhlig, anche lui appassionato di calcio, ma da tifoso; faceva parte del gruppo ultras degli Squali, la tifoseria organizzata del Fortuna Köln. Studiava architettura, come aveva fatto il padre, docente universitario considerato uno tra i più esperti del movimento Bauhaus.
Poi Rita Felicitas Vetter, altra studentessa, ad Amburgo per la specializzazione di medicina all’università di Tübingen: "Sono sportiva e se ti piace fare jogging è un attività che potremo fare insieme", aveva scritto su un sito utilizzato per la ricerca di coinquilini.
Katarina Majic era invece originaria dei Balcani ma viveva da tempo a Wuppertal. E ancora Rita Bennecke di Remscheid, e Philipp Schulte, che avrebbe compiuto 23 anni a fine mese.
E poi Julia, l'ultima a spegnersi, a 21 anni: l'elisoccorso era riuscito a portarla la notte stessa alla clinica universitaria di Innsbruck, ma era in condizioni gravissime e non ce l'ha fatta. Quasi tutti venivano dalla Westfalia, e il governatore della regione Armin Laschet ha commentato: "Volevano solo trascorrere una serata spensierata ma sono stati uccisi da qualcuno che sfrecciava sotto l’effetto dell’alcol".
La vicenda
I sette ragazzi stavano rientrando insieme ad altri da Cadipietra dopo aver trascorso la serata alla discoteca Hexenkessel. Scesi dallo shuttle stavano attraversando la strada per fare ritorno in albergo, quando su un tratto di strada illuminato e con un limite di velocità di 50 chilometri orari, l’Audi condotta da Stefan Lechner li ha travolti. Il conducente aveva un tasso alcolemico di 1,97 grammi per litro. Ora è ricoverato in ospedale e rischia fino a 18 anni di reclusione.