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Treviso, scopre di avere un tumore in gravidanza: il bimbo nasce e lei muore poco dopo

Cronaca
Foto d'archivio Fotogramma

La storia arriva dal reparto di ginecologia e ostetricia dell'ospedale Ca' Foncello. Alla donna, 39 anni, era stato diagnosticato un cancro al seno alla 28esima settimana. È deceduta poche ore dopo il parto cesareo deciso per via del quadro clinico compromesso

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Ha scoperto di avere un grave tumore quando si trovava in una fase di gravidanza già avanzata, ed è riuscita ad arrivare fino al parto. Poi è morta poche ore dopo la nascita del bambino. La storia arriva dal reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove si trovava ricoverata la donna, una 39enne già mamma di 4 figli, alla quale i medici hanno diagnosticato un tumore al seno, con metastasi diffuse, quand'era alla ventottesima settimana di gestazione.

La vicenda

Quando il 17 ottobre è arrivata la diagnosi ed è emersa la gravità delle condizioni della donna, residente nel Trevigiano, i medici l'hanno subito ricoverata nell'Unità operativa di ostetricia-ginecologia del Ca' Foncello. Il suo quadro clinico era già compromesso e la donna ha potuto sottoporsi solo ad una seduta di chemioterapia. La scorsa settimana, a causa di un ulteriore peggioramento, la paziente è stata trasferita in rianimazione e, visto il difficile quadro clinico, i medici hanno deciso di praticarle un cesareo per non far correre rischi al bambino. La 39enne ha dato alla luce il figlio nella notte tra sabato e domenica. Poi, le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate e poche ore dopo il parto è deceduta. Il bimbo, che alla nascita pesava 1,4 kg, è stato subito portato in patologia neonatale.

Pochi mesi fa una storia simile a Treviso

La vicenda ha scosso tutto il personale delle equipe che aveva seguito la donna. "Ci siamo stretti tutti attorno a questa mamma, che fino alla fine ha lottato con grande coraggio, e alla sua famiglia cui vanno le nostre più sentite condoglianze", ha commentato il primario di ostetricia e ginecologia, Enrico Busato. Una storia drammatica che ha ricordato quella di un'altra mamma, una 29enne, sempre residente a Treviso, che aveva volontariamente scelto di sottoporsi a una chemioterapia meno invasiva per far nascere sana la sua bimba, dopo una diagnosi di tumore al seno arrivata all'inizio della gravidanza. Aveva accettato solo cure "soft", per contenere la progressione del tumore, rimandando a un momento successivo un percorso farmacologico più duro. La figlia era nata in perfetta salute, ma lei era deceduta tre mesi più tardi.