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Papa Francesco: "Abbiamo bisogno di guarire da vizi come gioco, soldi, cellulare"

Cronaca
Foto d'archivio Ansa

L'omelia del pontefice durante la messa di canonizzazione di cinque nuovi beati: "Siamo schiavi di tante chiusure, dipendenze e attaccamenti". Ma, ha detto, "il Signore libera e guarisce il cuore, se lo invochiamo"

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"Abbiamo bisogno di essere risanati dalla sfiducia in noi stessi, nella vita, nel futuro, da molte paure, dai vizi di cui siamo schiavi, da tante chiusure, dipendenze e attaccamenti: al gioco, ai soldi, alla televisione, al cellulare, al giudizio degli altri". Lo ha detto Papa Francesco durante l’omelia della messa di canonizzazione di cinque nuovi Beati. "Il Signore libera e guarisce il cuore, se lo invochiamo - ha sottolineato -, se gli diciamo: 'Signore, io credo che puoi risanarmi; guariscimi dalle mie chiusure, liberami dal male e dalla paura, Gesù".

"Come i lebbrosi raccontati nel Vangelo abbiamo bisogno di guarigione"

Tre i verbi delle tre tappe del cammino della fede, ha detto Papa Francesco: invocare, camminare e ringraziare. Il Pontefice ha citato il Vangelo odierno sui lebbrosi guariti che "non si lasciano paralizzare dalle esclusioni degli uomini e gridano a Dio, che non esclude nessuno". Come quei lebbrosi, ha detto il Papa, "anche noi abbiamo bisogno di guarigione, tutti". Il Signore, ha continuato, "libera e guarisce il cuore, se lo invochiamo". Gente bisognosa "invoca il nome di Gesù, che significa Dio salva. Chiamano Dio per nome, in modo diretto, spontaneo. Chiamare per nome è segno di confidenza, e al Signore piace. La fede cresce così, con l'invocazione fiduciosa, portando a Gesù quel che siamo, a cuore aperto, senza nascondere le nostre miserie", ha aggiunto.

Canonizzazione di cinque nuovi santi

Con la messa in San Pietro Papa Francesco ha pronunciato la formula di canonizzazione di cinque nuovi santi: il cardinale britannico John Henry Newman (1801-1890), fondatore dell'Oratorio di San Filippo Neri in Inghilterra, la religiosa romana Giuseppina Vannini (1859-1911), cofondatrice della Congregazione delle Figlie di San Camillo - le suore Camilliane. E poi l'indiana Maria Teresa Chiramel Mankidiyan (1876-1926), fondatrice delle Suore della Sacra Famiglia di Thrissur, la brasiliana Dulce Lopes Pontes (1914-1992), delle Suore missionarie dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio, e infine la svizzera Margherita Bays (1815-1879), terziaria francescana.