Quello del preservativo nel vassoio dei pasti non è il primo episodio di manomissione segnalato, tanto che l'azienda sanitaria è convinta che il gesto sia doloso ed è pronta costituirsi parte civile. Già l’8 settembre a un'altra persona era stato dato del pane ammuffito
Un preservativo è stato trovato ieri sera nel vassoio della cena una paziente ricoverata in osservazione breve intensiva all'ospedale San Luca di Lucca. Un episodio che, secondo l'Usl Toscana nord ovest, è un atto di sabotaggio, tanto che la Asl ha chiesto la revoca dell'affido del servizio di ristorazione. Già l’8 settembre, infatti, a un paziente dell'ospedale di Lucca era stata consegnata una confezione con una fetta di pane ammuffito.
Verifiche in corso e misure di sicurezza aumentate
L’indagine su quanto accaduto è stata affidata ai carabinieri di Lucca, dopo la segnalazione della donna e della direzione sanitaria. Nell’ospedale sono scattate le verifiche per ricostruire il percorso del cibo, dalla consegna della materia prima fino alla distribuzione nel reparto. Gli accertamenti hanno riguardato il centro cottura, il sistema automatico di trasporto e gli accessi al reparto. Inoltre, sono state richieste al gestore dei servizi in concessione misure straordinarie di sicurezza per il servizio di ristorazione ed è stata potenziata la vigilanza del personale sanitario nella distribuzione del cibo.
Il precedente
Dopo il caso precedente, quello dell’8 settembre, la direzione del presidio aveva inviato un richiamo formale alla ditta incaricata del servizio, ma dalle ispezioni non era emersa alcuna anomalia. Ma l'azienda sanitaria, convinta che il gesto sia doloso, è pronta costituirsi parte civile quando sarà individuato il responsabile.