Frode alimentare scoperta dal Nas di Firenze tra Toscana e Puglia: due persone ai domiciliari, una a Cerignola (Foggia), l'altra a Montespertoli (Firenze). Aggiungevano clorofilla e betacarotene all'olio di soia per renderlo simile a quello extravergine
Clorofilla e betacarotene aggiunto all’olio di semi di soia per spacciarlo come olio d’oliva extra-vergine pugliese. È quanto scoperto dai Carabinieri dei Nas di Firenze. A Montespertoli (Firenze) e Cerignola (Foggia) sono finite ai domiciliari due persone ritenute responsabili, rispettivamente, dei reati di riciclaggio e ricettazione.
La frode alimentare
Sono quattordici in tutto gli indagati, oltre 16 le tonnellate di olio sequestrate: erano destinate a ristoranti, bar, panifici, venditori all'ingrosso di alimenti del circuito commerciale toscano. Sarebbero almeno 11 i commercianti conniventi. A Impruneta e Castelfiorentino, provincia di Firenze, è stata notificata a due operatori un'ordinanza di divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale del commercio di prodotti alimentari per 6 mesi. L’aggiunta di clorofilla e betacarotene ha reso l’olio di scarsa qualità più simile, all’apparenza, al più pregiato degli olii in commercio. Le sostanze, che hanno portato ai responsabili un vantaggio economico illecito, non presentano però danni per la salute.
L’indagine dei Nas di Firenze e Foggia
I Carabinieri del Nas di Firenze, a conclusione dell'indagine denominata "Croce e Delizia", in collaborazione con i colleghi del Nas di Foggia, dei Comandi provinciali di Firenze e Foggia e personale dell'Ispettorato centrale repressione frodi, hanno scoperto una maxi frode alimentare tra Puglia e Toscana. Gli accertamenti - spiegano i Carabinieri - hanno permesso di far emergere "l'esistenza di un sodalizio criminale che gestiva il traffico di ingenti quantitativi di olio di semi di soia sofisticato mediante l'aggiunta di clorofilla e betacarotene, non dannoso per la salute umana, ma in modo da renderlo simile all'olio extravergine di oliva e commercializzarlo con tale qualità, generando un notevole profitto illecito".
Tonnellate di olio contraffatto per bar e ristoranti
Nel corso delle indagini, condotte nelle province di Barletta-Andria-Trani, Firenze, Foggia, Pescara, Pisa e Prato, e' stato documentato il flusso commerciale di circa 50 tonnellate di olio sofisticato e si è proceduto al sequestro di oltre 16 tonnellate, impedendone l'illecita immissione sul mercato e individuando, nel contempo, i depositi dove veniva temporaneamente stoccato. Tra gli interventi più rilevanti eseguiti nel corso dell'inchiesta, l'intercettazione ed il sequestro di un autocarro che trasportava 5.500 litri di olio sofisticato, in transito nel capoluogo toscano, destinato a rifornire un ristorante.