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Sora, l'omelia choc del parroco: ma quali persecuzioni? Migranti hanno telefoni e catenine

Cronaca

Durante le celebrazioni per la festa di San Rocco nel comune nel Frusinate, don Donato Piacentini si è scagliato contro i profughi e chi li soccorre: "Guardiamo la nostra patria". La predica ha provocato varie contestazioni, la diocesi e il vescovo si dissociano

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"Vanno a soccorrere persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni. Ma quali persecuzioni?". Sta facendo discutere la predica del parroco di Sora, don Donato Piacentini, che durante le celebrazioni per la festa di San Rocco si è scagliato contro i migranti e chi lavora per salvare loro la vita. Parole che però sono state accolte da contestazioni e pochi applausi, e dalle quali ha preso le distanze anche il vescovo della città nel Frusinate.

"Guardiamo la nostra patria"

Il parroco, continuando l'omelia, ha poi aggiunto: "Guardiamoci intorno, guardiamo la nostra città, la nostra patria. Guardiamo le persone accanto, che hanno bisogno e quante ne ho conosco io - ha detto Piacentini - sono tante, tantissime, una marea che si vergognano del loro stato di vita". 

Il vescovo di Sora: "Scelte discutibili"

Contro l'omelia del sacerdote è arrivata anche una dichiarazione della diocesi che, in un comunicato, ha definito i contenuti della predica di Piacentini "discutibili scelte personali", mentre il vescovo di Sora, monsignor Gerardo Antonazzo, ha sconfessato il prete ribadendo l'impegno, con la Caritas, per l'accoglienza dei migranti. "Uno dei cardini fondamentali della vita di San Rocco - ha sottolineato l'alto prelato nella sua omelia - è stata la scelta evangelica del 'prima gli altri' per amore di Cristo povero e sofferente".