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Decreto inclusione scolastica 2019: ecco le novità principali

Cronaca

Il testo, esaminato in via preliminare a maggio, è stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri a fine luglio. Tocca diversi temi, dall'assegnazione delle ore di sostegno decise d'intesa con le famiglie, ai piani didattici individualizzati

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Il decreto di inclusione scolastica è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri e apporterà diverse novità nel settore: dall'assegnazione delle ore di sostegno decise d'intesa con le famiglie, fino ai piani didattici individualizzati. L'obiettivo, fa sapere il Miur, è quello di allineare il nostro Paese alla nuova visione internazionale dell'integrazione attraverso un nuovo approccio verso l'inclusione. Ecco allora i punti principali del testo approvato.

Il coinvolgimento della comunità scolastica

In primo luogo, tutte le decisioni che riguardano l'inclusione coinvolgeranno l'intera comunità scolastica. Il testo del decreto rivede la composizione delle commissioni mediche per l'accertamento della condizione di disabilità. Oltre ad un medico legale che presiede la commissione, infatti, saranno sempre presenti anche un pediatra o neuropsichiatra e un medico specializzato nella patologia dell'alunno. Sia i genitori che gli stessi alunni con disabilità (se maggiorenni) potranno confrontarsi in prima persona sull'attribuzione delle ore di sostegno.

I gruppi per l'inclusione territoriale

Il decreto di inclusione, poi, prevede la formazione dei Gruppi per l'Inclusione Territoriale (GIT) su base provinciale. Si tratta di nuclei composti da docenti esperti che supporteranno le scuole nella stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e nell'utilizzo dei sostegni previsti dal piano. I GIT, infine, avranno anche il compito di verificare la congruità della richiesta complessiva dei posti di sostegno, che verrà successivamente inviata all'Ufficio Scolastico Regionale.

Il gruppo di lavoro operativo

Ci sarà, poi, il Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione che lavorerà a livello prettamente scolastico. Sarà composto da un team di docenti contitolari o dal consiglio di classe. Il decreto prevede anche la partecipazione dei genitori dell'alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica, con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente Locale. Sarà proprio il Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione a stilare il Piano Educativo Individualizzato e a quantificare il numero di ore di sostegno necessarie per lo studente in questione.