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Incendio a Faenza, brucia un magazzino. Il sindaco: "Uscite solo se necessario". VIDEO

Cronaca

Il rogo in un edificio di logistica "Lotras" nella città in provincia di Ravenna. Ancora ignote le cause, le fiamme hanno formato alte colonne di fumo nero visibili a chilometri di distanza. Il sindaco: "Fanno pensare stiano bruciando componenti auto in plastica"

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Un maxi-incendio è divampato nella notte tra l'8 e il 9 agosto in un magazzino a Faenza, in provincia di Ravenna (FOTO). Ancora ignote le cause, sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco anche da Ravenna, Forlì e Bologna, carabinieri, polizia e tecnici Arpae, l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna. Il sindaco Giovanni Malpezzi invita i cittadini a "uscire solo se necessario" e su Facebook scrive: "L'acre fumo nero sprigionato dal rogo fa pensare stiano bruciando componenti e accessori auto in plastica". Per spegnere il rogo si sta pensando a "un'onda d'urto d'acqua". Dai primi rilievi dell'aria non risulta la presenza di sostanze inquinanti particolarmente pericolose.

Alte colonne di fumo

Il rogo ha incendiato il magazzino della logistica "Lotras". Le fiamme, accompagnate da vari scoppi, hanno sprigionato alte colonne di fumo visibili anche a diversi chilometri di distanza. I vigili del fuoco, su Twitter, hanno pubblicato le foto del loro intervento spiegando che sul posto ci sono "sette squadre al lavoro". Momentaneamente, per agevolare le operazioni, gli agenti hanno chiuso la strada interessata dall'incendio. Il sindaco di Faenza ha spiegato che l'onda d'urto d'acqua è la soluzione dettata dall'impossibilità di entrare nel capannone per via del "collasso" della struttura e del materiale in fiamme stoccato all'interno.

Autocisterne da Forlì

"Da fuori - ha spiegato Malpezzi - l'efficacia di spegnimento è limitata" e dunque si sta valutando di "buttare dentro contemporaneamente grandi quantità di acqua e materiale schiumogeno". Per questo "stiamo facendo affluire sul posto autocisterne dall'aeroporto di Forlì e da altre zone della Romagna, per avere in dotazione in pochi minuti tutta l'acqua che ci serve". Le operazioni di spegnimento dovrebbero durare varie ore e sarebbero particolarmente difficili. 

I controlli ambientali dell'Arpae

I tecnici del Servizio di pronta disponibilità di Arpae Ravenna sono intervenuti per fare dei controlli ambientali e hanno effettuando campionamenti per verificare la qualità dell’aria e il corretto smaltimento delle acque di spegnimento. Per rilevare l'eventuale presenza di diossine e metalli le analisi non daranno un esito prima di lunedì 12 agosto, mentre per il momento nell'aria non sono state rilevate sostanze come acido cloridrico e ammoniaca, che sarebbero più pericolose nell'immediato per la popolazione. L'impianto si trova a nord della città e le ricadute dei fumi, ha spiegato Arpae, al momento sono prevalentemente verso la città di Faenza e verso l'Appennino. È prevista calma di vento nelle ore notturne e questo potrebbe comportare una maggiore percezione del fumo. Arpae è al lavoro, con Comune e Consorzio di bonifica, per intercettare gli inquinanti e le acque in uscita dall'area dell'incendio e per evitare la contaminazione delle acque superficiali.

Il sindaco ai cittadini: "Uscite solo se necessario"

Malpezzi, intanto, ha chiesto ai concittadini di uscire solo se strettamente necessario, di non avvicinarsi in alcun modo alla zona del rogo e di chiudere bene porte e finestre. Nei commenti al post del sindaco alcune persone scrivono che l'alta colonna di fumo è visibile anche da Forlì. Nelle foto condivise dagli utenti si vede una grossa nube scura che si leva verso l'alto. A causa dell'incendio, inizialmente, era stata interrotta anche la linea ferroviaria Faenza-Ravenna-Lavezzola, sostituita da autobus alternativi. Ora è stata ripristinata. Intanto anche il comune di Ravenna ha invitato la popolazione dei paesi del Ravennate a "limitare attività all'aperto e di chiudere le finestre delle abitazioni".

Tonnellate di materiale in fiamme

Sempre il primo cittadino di Faenza ha fatto sapere che tra le "tonnellate di materiale in fiamme", ci sono anche olio alimentare, ceramiche e plastica. Il magazzino è andato a fuoco intorno all'una della notte scorsa e, come chiarisce il sindaco, si tratta di "un capannone di 21mila metri quadri in cui sono stoccate merci di ogni tipo, dal vestiario a componenti d'auto".